LA REPUBBLICA Mercato, acquisti e rinnovi senza cessioni illustri: ecco il piano di Sabatini

Walter Sabatini
Walter Sabatini

(M. Pinci) Nessuna cessione e acquisti intelligenti, questo il piano di rafforzamento a cui sta lavorando la Roma. Il tecnico francese Rudi Garcia lo aveva chiesto più volte ad alta voce: «Vorrei che restassero tutti». Per questo nel corso della tournée di Orlando la Roma ha studiato lo sviluppo del budget destinato al mercato, rinunciando alla tentazione di accettare eventuali proposte illustri in arrivo per i suoi giocatori. Tenere tutti e rinforzare i settori deboli, riuscendo comunque a far quadrare i conti: questo il “piano A” dell’estate romanista. Che prevede un solo grande esborso, quello per la punta esterna chiesta espressamente da Garcia per dare imprevedibilità al reparto avanzato.

Poi, colpi di mercato a prezzi lowcost, idee originali, occasioni da sfruttare. Come Marko Baasa, 32enne difensore centrale del Lille con contratto in scadenza tra 12 mesi. Più difficile Digne, idea del direttore sportivo Walter Sabatini da prendere in prestito, ma il Psg fa muro. Il raduno domenicale dei dirigenti a Trigoria è stata anche l’occasione per il punto quotidiano sull’evoluzione degli affari estivi, e per limare il piano di mercato senza cessioni.

Unica incognita, però, quella di Mehdi Benattia: perché a far saltare il piano antiaddii del tecnico può essere a questo punto solo il marocchino. Lui ha gradito poco l’attacco al suo agente, sotto la quiete apparente ribolle l’insoddisfazione del difensore, che pur rimasto a Roma per questioni private non ha ancora avuto un vero chiarimento con i dirigenti. «L’offerta per l’adeguamento è sempre valida», dicono da Trigoria, ma senza integrazioni ulteriori. Se il braccio di ferro dovesse vincerlo il difensore, convincendo il City a un super esborso da 40 milioni, cambierebbe anche il mercato della Roma. Che spenderebbe parte del tesoretto per punte di altissimo livello: Luiz Adriano è un nome che piace, ma è extracomunitario. In arrivo il baby croato Silvio Anocic, classe ‘97: a costo zero, serve solo un premio formazione da riconoscere all’Osijek.

 

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