IL MESSAGGERO L’Italia perde subito i pezzi

Prandelli
Prandelli

(B. Saccani) – L’Italia non ha vinto e neppure convinto al cospetto dell’Irlanda. Zero a zero, nessun gol nel 2014. E, soprattutto, ha perso una delle più importanti pedine dello scacchiere tattico, Riccardo Montolivo, che si è procurato la frattura della tibia sinistra in uno scontro con Pearce. Il milanista ha lasciato il campo dopo un quarto d’ora appena e, naturalmente, non potrà partecipare al Mondiale brasiliano. «Mi sono rotto, mi sono rotto», ha sussurrato Montolivo ancora sulla barella. E non è tutto. Anche il sostituto, Alberto Aquilani, è stato costretto ad uscire dopo aver ricevuto un fortuito colpo alla testa: dentro Parolo poco prima del fischio del riposo. Montolivo e Aquilani, fra l’altro, si sono sottoposti ad immediati accertamenti al Chelsea and Westminster Hospital di Londra.

POCHI PALPITI
La Nazionale, si diceva, non ha incantato i 20 mila supporter di Craven Cottage, tutt’altro. Prandelli aveva studiato una serie di assetti e, in avvio, ha proposto un 4-1-2-1-2 che predeva l’impiego di Thiago Motta da filtro davanti alla difesa; di Verratti e Marchisio al centro del campo; di Montolivo da trequartista; e di Giuseppe Rossi e Immobile in attacco. L’Italia ha controllato le fiammate degli avversari, d’accordo, ma si è mostrata incerta, indecisa, povera di idee nel complesso. Prandelli dovrà registrare il meccanismo strada facendo, è evidente. Quanto ai singoli, Verratti e, a seguire, De Rossi hanno ben armato il gioco, mentre Thiago Motta e Paletta hanno offerto una prova tendente al nero: imprecisi e distratti. Rossi, l’osservato speciale della serata, ha faticato specie sul piano fisico: non è nella migliore delle condizioni e si è notato. Viceversa Immobile ha agito lungo l’intero fronte ma non ha inciso, anche se ha firmato un gol subito annullato per un fuorigioco. La partita, per la verità, ha annoiato perfino l’arbitro Michel. L’Irlanda, anzi, ha sfiorato il gol del vantaggio in un paio di occasioni: Sirigu inappuntabile sul colpo di testa di Pilkington e, poi, fortunato sulla traversa colta da Quinn nella ripresa. Marchisio ha tentato la via della porta e Prandelli, infine, ha concesso mezz’ora a Cassano: è ancora la speranza azzurra.

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