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LE PAGELLE DI GENOA-ROMA Ritmo blando e pochi spunti. Sufficienti gli esordi di Ricci e Mazzitelli, la nota più lieta resta Skorupski

Le Pagelle
Le Pagelle

GENOA:

Perin 7, De Maio 6,5, Burdisso 6, Portanova 6, Marchese 6; Vrsaljko 5,5, Cabral 6, Sturaro 7, Centurion 6,5 (dall’88’ Motta s.v.); Calaio’ 5,5 (dal 78′ Konatè 6,5), Sculli 6 (dal 68′ Fetfatzidis 7)

All. Gasperini 6,5

 

ROMA:

Skorupski 6,5: Subito reattivo sul colpo di testa di Marchese da pochi passi con una splendida respinta d’istinto. Sempre sicuro nel gioco con i piedi, indistintamente con il destro e il sinistro. Non può nulla sul gol del piccolo trequartista greco mentre è ancora provvidenziale pochi istanti dopo sul tiro a botta sicura del neo entrato Konatè. In questo finale di stagione semi-disastroso resta lui la nota più lieta. Promessa!

Jedvaj 5: Una delle prime cose che si nota vedendolo giocare è un discreto deficit di personalità. L’età è una parziale scusante, così come il ruolo sicuramente poco congeniale alle sue caratteristiche ma da un talento pagato 5 milioni di euro a 17 anni è lecito attendersi qualcosa in più. Non benissimo nelle diagonali sugli esterni genoani e poco propositivo in fase di spinta. Quello che preoccupa maggiormente sono i buchi in marcatura in diversi uno contro uno. Destinato al prestito!

Benatia 6,5: E’ sempre provvidenziale come testimonia l’anticipo decisivo su Sculli al 28′ in piena area di rigore. Non è particolarmente impegnato da un Calaiò poco assistito dai compagni e spesso decide di alzarsi oltre la metà campo per garantire superiorità numerica. Qualche piccola sbavatura per eccesso di generosità. Meritate vacanze!

Castan 6,5: Quel pizzico di vivacità mostrato dagli avanti del Grifone viene contenuto bene dal centrale brasiliano con l’assistenza del collega marocchino. A volte è costretto a chiusure sull’out sinistro per coprire le defaillance del terzino connazionale. Peccato non vederlo nella rassegna mondiale!

Bastos 5: Se questa doveva essere l’ultima occasione per conquistarsi il riscatto in vista del prossimo anno può stare tranquillo sul ritorno negli Emirati Arabi. Inconcludente in ogni azione intrapresa, si limita ad un compitino scolastico ricopribile da chiunque anche in Lega Pro. La benzina è finita per quello che era un grande giocatore. Bei tempi andati!

Taddei 5,5: Benino per quanto concerne l’impostazione e la fitta rete di passaggi, molto meno per il ruolo di schermo difensivo davanti alla retroguardia. Troppo spesso viene saltato con facilità dagli inserimenti dei centrocampisti avversari (Sturaro su tutti) lasciando campo aperto verso la porta di Skorupski. Un grande abbraccio per il congedo di un pezzo di storia di questa squadra. Addio Rodrigo!

Nainggolan 5,5: Inizio grintoso e cattivo come se ci fosse un’importante posta in palio. Dona quel nerbo al centrocampo giallorosso imprescindibile per mantenere sostenuto il ritmo e non addormentarsi nel palleggio. Commette un colossale errore a otto minuti dal termine fornendo l’involontario assist per la rete decisiva di Fetfatzidis. Cala alla distanza e con lui si spegne la Roma. Magnanimo!

Florenzi 5,5: Torna a ricoprire il ruolo di intermedio dal primo minuto dai tempi di Zeman e sembra accusare leggermente la diversa collocazione tattica. Nella prima frazione appare timoroso e poco propenso ad accompagnare l’azione in avanti. L’esclusione dalla lista dei 30 sembra aver lasciato strascichi nel suo stato mentale; meno concentrato del solito.

F.Ricci 6: Quarta presenza in Serie A per il giovane esterno offensivo cresciuto nelle giovanili giallorosse e buon impatto con il mach di Marassi. Svaria da una fascia all’altra su indicazione di Garcia non lesinando le rincorse dietro la linea della palla per dare manforte ai terzini. Qualche bel dribbling con il mancino a rientrare a testimonianza di un talento tutto da coltivare. E sulla carta è il gemello meno buono…

Ljajic 6,5: Senza Totti e Pjanic è l’unico in grado di accendere la luce sulla trequarti avversaria e infilarsi tra le linee. Pregevoli gli scambi palla a terra con Nainggolan e i dribbling improvvisati soprattutto sulla corsia mancina. Gli manca il guizzo risolutore per sbloccare il match o assistere al meglio l’isolato Destro. Esce a un quarto d’ora dal termine per un problema muscolare alla coscia. E’ lunga la strada che porta ad Hazard…

Destro 5,5: Primo tempo passato bighellonando sul fronte offensivo ben contenuto dai tre centrali rossoblu. Pochi palloni giocabili nei 16 metri e rarissimi cross dal fondo per innescare le sue doti esplosive in zona gol. Tanta buona volontà nello svariare su tutto il fronte ma parecchie energie sprecate senza costrutto. In vista del ritiro pre-mondiale il mister gli risparmia gli ultimi scampoli. Per sognare il Brasile serve qualcosa in più!

Mazzitelli (dal 58′ per F.Ricci) 6: Voto di incoraggiamento per il classe ’95 alla prima nella massima serie. L’irriverenza sembra essere quella giusta visto quanto accaduto con Portanova. In bocca al lupo…

Totti (dal 72′ per Ljajic) s.v.:  Qualche apertura e poco più nei 20′ trascorsi sul rettangolo verde.

Dodò (dal 76′ per Destro) s.v.: La voglia di sgroppare sulla sinistra non gli manca ma ormai in pochi lo seguono.

 

All. Garcia 6: Decide di premiare i giovani della sua rosa nell’ultima apparizione stagionale ottenendo anche il consenso di capitan Totti escluso dal 1′ (simpatica battuta proprio prima del fischio d’inizio). Questa chiusura con tre sconfitte consecutive invece non lo renderà per nulla soddisfatto perchè al di là del record di punti e della fantastica stagione assolutamente non offuscata da tutto ciò, l’immagine che resta è forse quella di una resa incondizionata allo strapotere Juventus e per uno con il suo carattere è dura da mandar giù. Per vincere servirà un duro lavoro!

 

Arbitro Irrati 6,5: Una delle nuove leve tra le giacchette nere nostrane. Lascia correre con uno stile all’inglese che premia la qualità del gioco e non infastidisce i protagonisti in campo. Promosso!

 

A cura di Angelo Papi

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