IL TEMPO Pallotta fa i conti in cassa

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(A. Serafini) – Se i conti migliorano, ora l’obiettivo sarà di farli quadrare. Messa in cassaforte la qualificazione diretta ai gironi della Champions, la Roma può cominciare a programmare le strategie economiche future, con l’obiettivo di migliorare la squadra e azzerare il «rosso» in bilancio. Nella mattinata di ieri il corpo dirigenziale di Trigoria è partito alla volta di Boston per incontrare il presidente Pallotta, aprendo un tavolo di riunioni programmate da tempo in cui verranno prese in esame tutti gli argomenti ancora in fase di discussione: dai rinnovi dei contratti fino al budget che verrà stanziato per il mercato. Il dg Baldissoni accompagnato dall’ad Zanzi, lavorerà per qualche giorno negli uffici della Raptor insieme ai rappresentanti della proprietà americana.

Imboccando la porta principale nell’Europa che conta, la Roma sa di aver messo già in cassaforte un bottino di almeno 25 milioni di euro, una cifra potenzialmente destinata a salire. Conclusa l’operazione decennale con la Nike, il prossimo passo (su cui si sta lavorando da mesi) sarà quello di ufficializzare il main sponsor che comparirà sulle maglie romaniste negli anni a venire. Il club punta a una grande azienda internazionale in grado di garantire una base economica importante per diversi anni (almeno 7-8 milioni a stagione): ha atteso di tornare in Champions proprio per non svalutare un marchio che nella prossima stagione varrà inevitabilmente di più. Negli ultimi mesi sono continuati i contatti con alcune compagnie aeree (Turkish Airlines, Etihad), intenzionate, forse, anche alla compartecipazione nel progetto del nuovo stadio, che sorgerà a breve distanza dallo scalo romano di Fiumicino.

Intanto, dopo due anni di ritardo sulla tabella di marcia, l’approdo ai gironi di Champions garantirà alla società 8,6 milioni, a cui andranno aggiunte le variabili legate alle prestazioni della squadra. Oltre agli incassi dei botteghini per le tre gare casalinghe (oltre un milione di euro a partita) e i premi Uefa assegnati dalla Uefa per le gare del girone (1 milione a vittoria, 500 mila euro a pareggio, 3,5 milioni per la qualificazione agli ottavi e così via fino ai 10,5 milioni per il successo finale) la Roma aspetta l’ingente fetta derivante dal «market pool», ovvero la quota derivante dal mercato televisivo del Paese di riferimento. Un bottino da circa 85 milioni, che le prime tre classificate del campionato italiano sono pronte a spartirsi con una differenza percentuale ancora da stabilire. Quest’anno la Juventus ha incassato circa 34 milioni (50% del totale) contro i 26 del Napoli (35%) e i 22 del Milan (15%), grazie alle ulteriori due gare giocate negli ottavi. Numeri che potrebbero ulteriormente aumentare se il Napoli nel prossimo agosto non riuscirà a passare il preliminare, lasciando la divisione dell’intera torta tra Roma e Juventus.

Il volo oltreoceano della dirigenza servirà a gettare le basi per mantenere alta la competitività della squadra. Sotto osservazione rimane il rinnovo contrattuale proposto a Pjanic e quello futuro già promesso a Garcia. Il tecnico francese, in attesa di ricevere le garanzie tecniche per la prossima stagione (acquisti ed eventuali cessioni) è pronto a prolungare la permanenza a Roma. La firma potrebbe arrivare proprio negli States, in una delle due tappe già organizzate: dal 22 al 25 maggio i giallorossi torneranno all’ESPN di Orlando, nel Walt Disney World Resort, prima di imbarcarsi nuovamente a fine luglio per disputare l’amichevole con il Liverpool e la successiva Guinness International Champions Cup.

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