GAZZETTA DELLO SPORT Rimpianti De Rossi “Fra noi e la Juve poca differenza”

De Rossi
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(A.Pugliese) «Se qualcuno ad inizio stagione mi avesse detto che alla fine sarei arrivato terzo, avrei firmato con il sangue». Quella firma è di Daniele De Rossi, che ieri a Cagliari ha raggiunto Giacomo Losi al 2° posto della classifica all time giallorossa, con 451 presenze. «Questa è una squadra di uomini e si è vista in tante cose — continua il centrocampista di Ostia —. Ha saputo risollevarsi dalle difficoltà, anche se un po’ di amaro dentro resta, perché secondo me tra noi e la Juve c’è poca differenza. Pazienza, è andata così, loro hanno giocatori che ti risolvono le partite ad occhi chiusi».

GIOIA CHAMPIONS  Pazienza? De Rossi si è già arreso per il discorso scudetto?«Ad essere sinceri, non credo sia possibile raggiungerli. Ma la professionalità ci dice di provare a vincere come abbiamo fatto, se poi dovessero perdere… Ma dovrebbe succedere due volte, più lo scontro diretto. Sarebbe una sorpresa». Ed allora, mentre Pjanic non vuole arrendersi («Continuiamo a crederci»), De Rossi preferisce godersi la qualificazione alla Champions, da ieri matematica. «È quello che ci mancava. Rientrare in Champions è importantissimo, tutto intorno a noi profuma di grande squadra. Dobbiamo continuare così, vincerle tutte per evitare che il Napoli ci possa riprendere. Arrivare terzi, proprio per quello che abbiamo fatto, sarebbe un disastro. In una stagione normale avremmo vinto lo scudetto…».

STRADA GIUSTA  Alla fine, i complimenti di tutti sono per Destro. Quelli di De Rossi («Sta facendo grandi cose») e Taddei, Strootman e Benatia, ufficializzati tramite i social network. «Non esistono più tabù per questa Roma — dice il difensore marocchino —. Il mio infortunio? Di natura muscolare, in 48 ore ne sapremo di più». Chiusura con Totti, ieri a riposo proprio per un affaticamento muscolare: «Bella vittoria, siamo riusciti ad espugnare un campo dove in passato abbiamo trovato molte difficoltà». Titoli di coda a Fiumicino, dove la squadra è stata accolta da cinquanta romanisti entusiasti.

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