GAZZETTA DELLO SPORT Garcia piace a tutti e la Roma lo blinda

Rudi Garcia
Rudi Garcia

(M. Cecchini) – E poi dicono che la poesia non aiuti a capire il mondo. Tra le rime di Torquato Tasso ce n’è una in cui il poeta, geloso, si augura quasi di innamorarsi di una donna brutta, cosicché nessuno sia tentato dal portargliela via e lui possa trovare pace. Il calcio (e la vita reale) non funziona con questi meccanismi di protezione – aggiungeremmo per fortuna – ma gli effetti collaterali sono inevitabili, soprattutto quando in società d’élite c’è voglia di rifondazione. Lo sa bene la Roma, che meno di un anno fa ha tirato fuori da un cilindro pieno di dinieghi (Allegri e Mazzarri su tutti) un coniglio mannaro chiamato Rudi Garcia. Fenomenale nella gestione del gruppo e benedetto da una serie di record che mettono il suo gruppo tuttora in scia della Juve.

Barcellona & Co. Con queste premesse, non può sorprendere che il francese sia ormai corteggiato da tante società. Nel mondo del mercato si dà per certo l’interessamento di Psg (poco soddisfatto di Blanc), Arsenal (un po’ stufo di Wenger, che comunque piace anche al Psg) e Federcalcio francese (ma i Bleus per ora non interessano al tecnico), anche se c’è chi parla di Barcellona (difficile). Nonostante tutto, siamo sicuri che Garcia resterà prolungando e adeguando il contratto (si parla di 2,5 milioni più bonus), ma rispetto all’anno scorso sa di avere una posizione assai più forte. Intendiamoci, il francese non ne fa una questione di soldi ma di prospettive. I suoi desideri sono quelli di confermare i big di questa rosa e rinforzarla, perché vuole fare una Champions League da protagonista e non in stile Lilla.

Missione in Usa Anche per questo (ma non solo: c’è la questione stadio da mettere a fuoco) ieri sono partiti per gli Usa l’a.d. Zanzi, e il d.g. Baldissoni. Logico che dal punto di vista del club sia riduttivo far passare tutti i risultati come merito esclusivo di Garcia e Sabatini. Infatti sabato il d.g. a Sky ha detto. «È dall’inizio dell’anno che dico che non bisogna credere nell’uomo della Provvidenza e che questa Roma non nasce il primo giorno di ritiro perché c’è un nuovo allenatore. L’allenatore è un elemento importantissimo perché è il leader dello spogliatoio… però ha anche beneficiato dell’innesto di giocatori importanti». E ha concluso: «La società è sempre più importante dell’allenatore. La Roma c’era prima e ci sarà anche dopo, indipendentemente da Garcia, che vogliamo tenerci a lungo».

Contratto in Florida E così sarà, visto che non è escluso come il rinnovo di contratto si dice con clausola di rescissione possa essere firmato durante la tournée in Florida, a fine campionato, quando l’allenatore e il presidente Pallotta si parleranno direttamente. Intanto dagli Usa si dà per certo l’o.k. al rinnovo di Pjanic a quasi 4 milioni netti e clausola rescissoria da 30 milioni, con cui eventualmente finanziare parte del mercato, tenendo conto che la società deve fare i conti con un passivo a giugno di circa 25 milioni. L’importante sarà convincere Garcia che, tra il serio e il faceto, al «Corsera » aveva detto di essere pronto «a incatenarsi ai cancelli» per non far partire il bosniaco. Basterà a far breccia nel cuore di chi tiene i conti?

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