CONFERENZA STAMPA Garcia: “Abbiamo ancora tanta fame di vincere, non molliamo. Totti sta bene. Destro è tranquillo, ha fatto tre gol, è triste parlare solo di quell’episodio”

Rudi Garcia
Rudi Garcia

Il tecnico giallorosso Rudi Garcia, in vista della sfida contro l’Atalanta, ha parlato nella consueta conferenza stampa pre gara rispondendo alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa del centro tecnico Fulvio Bernardini di Trigoria.

Le condizioni di Totti? 

“E’ pronto, ha fatto un allenamento normale. Ieri ha lavorato in differenziato perche la squadra non ha fatto tanto lavoro fisico e lui doveva lavorare forte. Oggi va tutto bene per il capitano”.

Una valutazione sulla Champions League, sulle semifinali

“A questo punto in Champions League possono essere due finali. Io ho sempre una debolezza per il Bayern, penso sia la piu forte di tutte. Ma giocare contro il Real, penso sia una partita di alto livello. Saranno belle partite da seguire, sicuramente”.

Lei è il nuovo simbolo della Roma. All’inizio c’era scetticismo, oggi per lei è una rivincita?

“No, non la penso così. All’inizio dovevamo lavorare con i ragazzi per fare in modo che la squadra giocasse come volevo. Oggi mi sembra che abbia un’entità. Sono sempre convinto che se giochiamo bene abbiamo piu chances di vincere. I risultati, la classifica, dipendono da questo”.

Destro poteva evitare quel comportamento, ha sbagliato oppure no?

“E’ inutile parlare, non su questo argomento, ma su tutto. Mi sono già espresso. Oggi ho una partita da preparare, non è il momento di parlare di questo. Ci sarà un ricorso giovedì prossimo. Era sicuro che domani non potesse giocare, perché ammonito (era diffidato, ndr). Questa sarà una partita importante per la stagione, come le prossime. Giocheremo prima degli altri, bisogna vincere. 23 vittorie su 32 partite, vuol dire che sappiamo vincere. L’Atalanta è una buona squadra. Quest’anno abbiamo avuto anche tanti infortuni e assenze importanti, ma mai questo ha cambiato l’efficacia della squadra. Domani sarà lo stesso. Ho tanta fiducia nei primi 11 di domani. Sarò molto carico perché il campionato non è finito e non finirà domani sera”.

Come spiega i numeri della squadra dal punto di vista disciplinare, tanti squalificati, ma pochi falli…

“Io conosco i miei giocatori e non c’è nessuno cattivo. C’è sempre un fair play. Bisogna a volte essere intelligenti sul campo. Esistono i cosiddetti falli tattici, che possono essere intelligenti. Sul piano squalificati, penso sia tutto casuale. Bisognerebbe vedere ogni caso singolo. Per me non è molto importante, quando uno è squalificato, va bene perché ne entra un altro e può riposare. Non ho mai fatto caso ai diffidati. Sicuramente è meglio perderne uno per uno e non tre insieme. Domani ci saranno 50mila tifosi e sarà una bella cosa. Abbiamo tanta fame di andare avanti, dobbiamo dare entusiasmo ai nostri tifosi e non dobbiamo mollare questa voglia di vincere”.

Alla Roma mancano 6 punti per raggiungere il record della propria storia in campionato e 7 per superarlo. Quanto le brucia collezionare record su record e probabilmente non vincere?

“Giochiamo solo per vincere, se faremo il record di punti sarà un bene, ma sarà meglio raggiungere la posizione più alta. Il secondo posto è l’unico posto che possiamo difendere, possiamo attaccare solo il primo. Ho sentito dopo la partita di Cagliari per il fatto di essere a -5 la corsa allo scudetto era riaperta e si è richiusa dopo la Juve. Non è così. Quando lo scarto non cambia è a favore della squadra che sta davanti, guardate noi con il Napoli. Dobbiamo andare avanti e fare il nostro. Se sarà una Roma da record, in tutti i modi sarà una stagione straordinaria. Già lo è, ma non è finita”.

Garcia e i giocatori della Roma si sentono ancora di partecipare a un campionato “legale”?

“Non c’è nulla contro la Roma. Mi piace di più quando si parla di calcio. Dopo la partita di Cagliari sentire parlare solo di quell’episodio, quando ha segnato 3 gol, è stato triste. Dobbiamo mettere davanti il calcio, la natura dello sport è quella. Così faremo in modo di avere gli stadi pieni. Noi allenatori abbiamo il dovere di provare piacere sul campo e di dare gioia ai tifosi, altrimenti dovremmo fare un altro mestiere”.

Destro aveva ritrovato dopo 9 mesi di infortunio una forma invidiabile, la Roma un grande centravanti, la Nazionale anche: come sta vivendo lui questo stop?

“Lui sapeva che quando ha preso il giallo a Cagliari non avrebbe giocato contro l’Atalanta, lui è tranquillo, poi dobbiamo aspettare giovedì prossimo, ma di questo parleremo nella prossima conferenza stampa prima della Fiorentina”.

Preferirà Ljajic a Bastos domani?

“Le cose sono semplici: abbiamo 5 attaccanti validi e ci saranno 3 o 4 sul campo dall’inizio, avremo bisogno di tutti perchè non avrò scelta in panchina, perchè ce ne sarà solo uno. Quindi domani tutti avranno il loro ruolo da giocare o dall’inizio o dalla panchina”.

Cosa pensa lei del caso Destro? Lei ha detto che il calciatore è tranquillo, ma lei gli ha parlato?

“Invito lei ad ascoltare di nuovo quello che ha detto Baldissoni, io ho già detto delle cose nel dopo partita e anche mercoledi: già ho detto quello che penso, non bisogna tornare su questo episodio, non bisogna parlare di questo caso, è almeno la quarta domanda ma mi aspettavo di più (ride, ndr)… allora siete bravi”.

Garcia ha messo un codice interno alla squadra? Lei è anche un educatore, ma ora non sembra così: è esagerata la decisione di Prandelli?

“Si, ci sono delle cose nello spogliatoio che riguardano solo i giocatori e me, anche se oggi è difficile tenere tutto dentro, ma ci sono cose che si dicono solo nel mio ufficio. Delle regole ci sono sicuramente, non si può vivere in famiglia o nella rosa senza regole, i giocatori lo sanno bene: dopo io gestisco se succede qualcosa di meno normale, ma potete avere fiducia in me che la gestisco. La scelta di Prandelli? Ognuno ha il suo modo di gestire la squadra, è il ct della Nazionale, auguro all’Italia di andare il più avanti possibile nel Mondiale con più giocatori della Roma possibili”.

Ha parlato di campionato ancora aperto, ma quando legge dichiarazioni come quelle del presidente del Livorno o dell’allenatore stesso che non schiera la formazione titolare contro la Juventus, crede che sia un campionato falsato?

“Su questo non posso fare nulla, io sono l’allenatore della Roma e penso a mettere in campo la squadra più adatta per vincere le mie partite. Non è il momento di fare bilancio, ma sono contentissimo della stagione, della mia rosa e dei miei giocatori. L’Atalanta ha fatto una bella serie di vittorie. Io vorrei che questo campionato non finisse mai. Non solo per la Juve, ma perché provo piacere ad allenare questa rosa. Ho un gruppo di uomini, ognuno che entra in campo da il meglio. Si può sbagliare, ma dopo si pensa sempre a fare il meglio per la squadra. E’ l’entusiasmo che mi aspetto, anche da parte dei tifosi: dobbiamo godere di ogni momento e sostenere questa squadra che lotta anche per un centrimetro”.

Che differenze ha trovato tra la stampa francese e quella italiana?

“Quella francese parla francese, quella italiana parla italiano (ride, ndr). Le cose nel mondo del calcio sono cambiate, prima c’erano meno media, ora ci sono tv, radio, giornali e siti internet. Sappiamo che ognuno ha il suo ruolo, noi abbiamo bisogno della stampa e viceversa. Io faccio in modo di essere il più trasparente possibile anche se ci sono delle cose che riguardano solo lo spogliatoio e su questo sono molto rigoroso.

Redazione GazzettaGiallorossa.it

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