IL MESSAGGERO Rizzoli e quel rigore dato e non dato, tra interrogatori e mezze ammissioni

Benatia

(U. Trani) «La cosa più importante è che l’arbitro abbia preso la decisione giusta». I dirigenti della Roma tirano le somme sulla direzione di Rizzoli.L’ad Fenucci e il dg Baldissoni hanno avuto un confronto con il designatore Braschi su quanto accaduto in campo al minuto 35 del primo tempo, trovandosi d’accordo almeno sulla conclusione di quei 4 minuti infiniti:non assegnare il rigore al Sassuolo, dopo la caduta di Sansone in area giallorossa, ha comunque evitato che lievitassero le polemiche. Perché c’era il rischio anche dell’espulsione di Benatia e quindi la situazione sarebbe degenerata.

Di versioni, già all’intervallo,ne sono state date diverse. Sansone ha ammesso di essere scivolato, anche se non ha escluso che a farlo cadere sia stato Benatia, toccandolo con una mano. La posizione dell’arbitro è chiara: Rizzoli ha tolto il rigore al Sassuolo grazie alla confessione dalla punta. Di Francesco, invece, nega che Sansone abbia fatto cambiare idea al direttore di gara, cancellando il suggerimento di Peruzzo, che aveva visto il fallo.

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