IL MESSAGGERO L’ora della verità

Garcia

(U. Trani) – Garcia sa che cosa l’aspetta da qui al 18 maggio: la Roma deve entrare direttamente in Champions League, evitando i preliminari che potrebbero complicare in avvio la prossima stagione. Fino al traguardo Rudi può contare su 12 partite per difendere il secondo posto dall’assalto del Napoli terzo: il vantaggio in classifica, domenica scorsa, si è ridotto a 3 punti, dopo la sconfitta proprio contro gli azzurri, ma la situazione non si può sintetizzare semplicemente con il distacco tra le due rivali. I giallorossi sono più avanti anche per altri 4 motivi: 1) nel gioco, come si è visto al San Paolo; 2) nel calendario, avendo 1 gara in più a disposizione (il recupero del 2 aprile contro il Parma all’Olimpico); 3) miglior differenza reti negli scontri diretti (Benitez, per arrivare prima del collega, deve fare 1 punto in più); 4) i partenopei sono ancora in corsa nelle coppe e soprattutto l’Europa League toglierà loro energie in questa lunga volata. Gli infortuni di Strootman e Balzaretti, sommati alla lunga convalescenza di Totti, pronto però per riprendersi il posto, e ai tre turni di squalifica di De Rossi (uno solo scontato), rendono però meno agevole il percorso. È questo il momento più delicato: psicologicamente il gruppo è da sostenere e aiutare, anche restituendo fiducia a qualche interprete in difficoltà, per non compromettere quanto di ottimo è stato fatto fin qui.

DUE GARE IN EMERGENZA

Domani sera contro l’Udinese ecco il primo ostacolo da superare: Garcia si ritrova con gli uomini contati. Fuori due dei tre insostituibili del centrocampo, Strootman e De Rossi, e due terzini, Maicon e Balzaretti. La Roma sarà molto diversa da quella dei 10 successi consecutivi: 4 titolari su 11 escono di scena. E in più non si può sapere come sta Totti (quanti minuti ha nelle gambe) e se è meglio farlo partire dall’inizio o inserirlo dopo: se non ci fosse il capitano dal primo minuto, cambierebbe mezza squadra rispetto alla striscia record. L’emergenza si allunga fino alla partita di sabato sera a Verona, anche se contro il Chievo almeno torna Maicon (ieri niente allenamento per Romagnoli, anche se il francese spera di recuperare il giovane difensore).

GIOCATORI SOTTO ESAME

Le 12 gare saranno decisive per Ljajic e Destro. Due giovani che devono dimostrare di essere da Roma. Se il serbo paga il rendimento altalenante, l’altro cerca la condizione migliore. Entrambi sono stati esclusi nello scontro diretto del San Paolo: Garcia li ha poi inseriti in corsa, senza ottenere quanto desiderava. Anzi ha rimproverato in pubblico Ljajic per non aver seguito Ghoulam nell’azione del gol del Napoli. A Destro ha invece dedicato mercoledì un colloquio personalizzato per conoscere il punto di vista dell’attaccante. Rudi si aspetta tanto dai due che ricoprono ruoli chiave: rispettivamente esterno e centravanti, devono garantire equilibrio, sacrificio e gol. Nelle ultime tre gare la Roma ha segnato solo 1 rete, quella di Nainggolan, quindi un centrocampista, a Bologna, prima dei due match di fila a digiuno. Oltre ai due, c’è da valutare Dodò che potrebbe ritrovare spazio, dopo due mesi, proprio contro l’Udinese.

NUOVO BIENNALE IN VISTA

Garcia pensa alla Roma e non a se stesso, pure se giovedì il suo agente (e di Gervinho) Pascal Boisseau è passato a Trigoria e ha parlato con i dirigenti. Il manager tornerà a fine stagione per discutere sul prolungamento del contratto del francese: il club giallorosso punta al sì fino al 2017 (2 anni in più). Ieri Rudi e il suo staff sono stati all’Olimpico per seguire Italia-Inghilterra del Sei Nazioni. Totti, invece, è stato ospite nella trasmissione C’è posta per te: il capitano ha fatto una sorpresa a un ragazzo disabile, al quale ha regalato maglietta e scarpini, più altri gadget della Roma.

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