CORRIERE DELLA SERA Pallotta vuole fare tris: lo stadio, Pjanic e Garcia

Garcia e Pjanic

(L. Valdiserri) – C’è un selfie che, a margine della presentazione del futuro stadio della Roma, ha riempito di speranza molti tifosi giallorossi. Non è una foto del rendering dell’impianto, pur bellissimo, ma quella del presidente James Pallotta che abbraccia Miralem Pjanic, mentre Totti e Florenzi fanno gara di smorfie. Il viaggio italiano del presidente, non c’è alcun dubbio, ha avuto come primo impegno e core business l’avvio dell’impianto dei sogni, che in futuro dovrà dare alla Roma una «casa», un dodicesimo uomo in campo e la solidità patrimoniale necessaria a un club calcistico, tanto più se quotato in Borsa. Però ci sono, sullo sfondo, anche due aspetti calcistici da affrontare con celerità: il rinnovo del contratto di Miralem Pjanic, che scade nel giugno 2015, e il prolungamento di quello di Rudi Garcia, con stessa deadline, anche se esiste una misteriosa opzione per il terzo anno, non si sa a favore di chi.

Detto che Garcia ha giustamente precisato che nel suo caso non c’è fretta e che quello che conta, per lui, è solo la partita che sta per arrivare, il caso-Pjanic è diverso. I nomi delle pretendenti al bosniaco sono altisonanti: il Paris Saint Germain è uscito apertamente allo scoperto, contattando anche il padre del giocatore per illustrargli un progetto da sogno. Barcellona e Bayern seguono il giocatore sotto traccia e, forse, sono ancora più «pericolose».

Ma Pjanic che cosa vuole? Per qualcuno è già d’accordo con il Psg e anche un nuovo accordo con la Roma sarebbe fatto solo con una clausola rescissoria bassa. La verità è che Pjanic è pronto a restare perché crede nel progetto ma, poiché il calcio è la sua professione, vorrebbe essere pagato per qual che vale e, soprattutto, capire quanto è ritenuto indispensabile, non solo da Garcia ma anche dal club. Come ha detto il d.s. Sabatini la «trattativa non è semplice», ma i margini per portarla a termine ci sono e Pallotta è favorevole. Quanto a Garcia, è vero che c’è tempo. Però il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti e un importante club italiano ha già chiesto informazioni. Alla Roma lo sanno e sono pronti a provvedere.

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