REPUBBLICA.IT Garcia: “Noi più riposati, Napoli più arrabbiato”

Garcia

(M. Pinci) – Seconda in campionato con distacco vertiginoso (pur con una gara in meno) sulla terza. Il rischio, per la Roma di Garcia, è affrontare la semifinale di coppa Italia contro il Napoli, con la testa al campionato, che domenica mette sulla strada di Totti e compagni il derby con la Lazio. Eppure, il tecnico francese non ammette distrazioni: “Dobbiamo ipotecare subito la qualificazione“.

Il riposo forzato domenica, con la sospensione dopo appena 8 minuti contro il Parma. Il derby all’orizzonte. La Roma sospesa tra una domenica senza (troppo) calcio e la gara dell’anno davanti, prova a non farsi distrarre. “La cosa importante – ricorda Garcia – è che la semifinale non si gioca solo su una partita, si gioca su 180 minuti, forse di più… L’ambizione nostra è di opzionare la qualificazione nella partita d’andata, ci sarà ancora una partita a Napoli da giocare, ma meglio prendere un vantaggio domani”. In fondo “loro non sono in un buon momento, ma potrebbe anche esserci una reazione“. Per Benitez non aver giocato l’intera gara con il Parma avvantaggerà i giallorossi, Rudi invece frena: “Può essere, perché loro hanno giocato ed hanno perso, sul piano psicologico può influire. Ma alcuni dei sono dieci giorni adesso che non giocano, può mancare ritmo“. Ciò nonostante, la strada per la qualificazione la ha chiara il tecnico: “Dobbiamo fare in modo di non prendere gol, parlando della difesa, perché in caso di pareggio sulle due partite può essere importante segnare fuori casa e non prendere gol in casa. Non abbiamo vinto niente per il momento: se vanno bene queste quattro partite sarà ancora meglio, ma se non vanno bene abbiamo avuto la risposta dopo la sconfitta in campionato. Questa squadra è forte mentalmente, vuole sempre vincere e andiamo avanti così“.
Anche per questo, Garcia è tentato dall’idea di lanciare un centrocampo più muscolare, simile a quello impiegato con la Juve in coppa. Puntando su Nainggolan, che in Belgio definiscono “il centrocampista perfetto per Garcia“. Che non nasconde il suo apprezzamento: “Nessuno è perfetto, ma neanche De Rossi, Strootman o Pjanic, o Taddei. Radja però è veramente un giocatore forte, può aiutare la squadra su piano offensivo e difensivo, può ancora migliorare su questo aspetto per essere ancora più decisivo. E poi è una persona di grande qualità“. Non parlategli però di turnover: “Il problema sarà forse proiettato per la gara di ritorno, questo sì. Vedremo, ma non mi piace, lo sapete tutti, fare i calcoli, e pensare di tenere fuori uno per una gara e l’altro no. Le gare sono tutte importanti, perché abbiamo quattro partite ed ognuno di loro dev’essere pronto a giocare e dare il meglio per la squadra. Quello che fanno sempre dall’inizio della stagione“. Per questo ora guarda alla coppa: “Oggi è la gara più importante. Ma giovedì sarà più importante il campionato. Noi, la squadra, il club, vogliamo giocare tutte le competizioni al 100 per cento. Andare più avanti possibile in Coppa Italia, qualificarci per la finale, ed andare ancora avanti in campionato“. Dove la classifica, oggi, rischia di raccontare una realtà distorta: “Dobbiamo fare attenzione sulla lettura della classifica: quando abbiamo una partita in meno così da giocare, pensiamo sempre che abbiamo tre punti di più. Ma di fatto non li abbiamo: prima bisogna giocare la gara e vincere per avere tre punti di più. Per questo attenzione a questo fatto psicologico. Non è il momento di guardare la classifica“.

Ad accendere ancora di più la sfida, la tensione dello spogliatoio dopo il tweet in cui il portiere del Napoli Reina se la prendeva con l’arbitro di Verona-Roma per il rigore dato a Torosidis. Garcia sull’utilizzo dei social ha le idee chiare: “E’ vero che all’inizio della stagione c’è una linea. Ne parlo sempre con i giocatori, oggi con i social c’è la possibilità di ognuno per dire quello che vuole. Sul piano professionale bisogna essere attenti perché si rappresenta la Roma, e quando una cosa è scritta o detta, ormai è fatto, è difficile tornare indietro. Ma io sono tranquillo perché i miei giocatori sono intelligenti”. Altre frasi discusse sono state quelle di Reja, che si augurava l’infortunio di qualche romanista. Garcia, a pensarci, si scurisce. Apre bocca, la richiude, e frena la lingua: “Di questa cosa avremo tempo di parlare, perché la la partita di campionato è domenica. Oggi possiamo parlare del Napoli”.

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