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IL PAGELLONE Punti di (s)vista sul massimo campionato italiano di calcio

Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio della giornata calcistica, tra top e flop.

Benalouane

VOTO 0 IL COLPO DI PETTO DI BENALOUANE

L’Atalanta era già in difficoltà di suo dopo il vantaggio firmato da Molinaro (tiro deviato da Stendardo) nel corso della prima frazione di gioco e il pasticcio del difensore franco-tunisino ha finito per metterla definitivamente in ginocchio. Sul cross di Cassani, lento ed innocuo, il retro-passaggio di petto dell’ex Cesena e Parma prende in controtempo Consigli (non esente da colpe) e deposita il cuocio oltre la linea di porta, tramortendo le ambizioni di rimonta nero-azzurra e consentendo ai ragazzi di Donadoni di prendere il largo. Seguace di Niccolai.

Caceres

VOTO 1 CACERES-LICHTSTEINER COME NESTA-NEGRO

Nessun problema per la Juventus nell’ampio 3-1 contro il Chievo allo Juventus Stadium. Unico momento di apprensione, con il risultato già fissato sul 2-0, la castroneria confezionata dal duo della corsia di destra della retroguardia torinese. Il terzino svizzero, frettoloso nel voler rinviare il pallone dalla propria area di rigore, colpisce sulla schiena l’uruguayano innescando una palombella beffarda che sorprende l’imprecante Buffon. Tanto per avere un’idea basta far riferimento al famoso autogol di Negro, propiziato da Alessandro Nesta. La spazzo io…

Catania

VOTO 2 LAZIO

Prima batosta per la squadra guidata dal nuovo corso di Edy Reja dopo ben sei risultati utili consecutivi. Ai biancocelesti non basta il ritorno in campo dal primo minuto di capitan Mauri e il suo primo gol in campionato, siglato in quel del Massimino per il momentaneo pareggio contro gli etnei. Male Konko, sulle sue spalle pesa la rete che sblocca la partita dopo appena 40” firmata da Izco, così come Dias, sembrato piuttosto svagato e sovrastato in apertura di secondo tempo da Spolli per il nuovo vantaggio dei padroni di casa. Chiude poi la contesa Peruzzi per il definitivo 3-1. Chi tifa Lazio non vince mai. 

Conte-Capello

VOTO 3 CONTE VS CAPELLO

L’allenatore della Juventus ingaggia un duello a distanza con l’attuale Ct della Russia e vecchio frequentatore di vicende bianconere. Arrivare a rinnegare gli scudetti di Calciopoli, tanto cari al presidente Agnelli, rischia di essere una macchia indelebile nel curriculum del trainer leccese, ancor più grave della mancanza di rispetto nei confronti di un collega più esperto che aveva solo pronunciato un parere senza attaccare nessuno (riguardo il famoso allenamento punitivo dopo il pareggio di Verona). Le scuse tardano ad arrivare e probabilmente non ci saranno a dimostrazione che vincente ci si può diventare, ma signori si nasce!

V. Montella

VOTO 5 MONTELLA E LE SUE SCELTE

L’aeroplanino in piena emergenza causa infortuni sbaglia la formazione nella delicata gara interna contro l’Inter di un redivivo Walter Mazzarri e stecca lo scontro diretto contro i neroazzurri nella corsa ad un posto valevole per la prossima Europa League, senza però perdere la quarta posizione in graduatoria. Battuti in casa solo dal Napoli, i gigliati incappano così nella seconda sconfitta casalinga. Out Matri e Mario Gomez (ritorno in campo dopo 5 mesi), alla Viola manca un centravanti di peso in avanti per far male all’attenta difesa ospite, dove l’attacco composto da Ilicic e Jacquin non impensierisce la retroguardia milanese ben condotta da un Samuel in formato mondiale. Pollo. 

Arbitro Rocchi

VOTO 5 IL GOL IN FUORIGIOCO DI IMMOBILE  

Nonostante il successo nella sfida tra le due sorprese del campionato da sottolineare l’errore grave di Rocchi nella prima segnatura della compagine granata: sul lancio di El Kaddouri netta la posizione di offside dell’attaccante campano lestissimo nello sfruttare al meglio la svista della giacchetta nera trafiggendo con un preciso, quanto potente, destro ad incrociare l’estremo di casa Rafael. Per quanto pesante la topica della sestina arbitrale, va comunque evidenziato come la vittoria ospite sia ampiamente meritata: il gol di Cerci con un sinistro d’incontro potente e preciso è infatti la dimostrazione lampante di uno stato di forma ottimo da parte del Toro e di una superiorità tecnica e di gioco che rende i tre punti ampiamente meritati. Cose già sviste. 

Molinaro

VOTO 6 PARMA DA RECORD

Tutti ricordano il Parma bello e vincente di Nevio Scala, ma ora dovrà essere ricordato anche quello guidato da Roberto Donadoni. Battuto infatti il record storico di risultati utili consecutivi, saliti con il tecnico lombardo a quota 12 grazie alla schiacciante affermazione esterna per 4-0 su un campo difficile come quello della Dea. Molinaro, l’autorete di Benalouane, la punizione di Cassano e il gol dell’ex Schelotto lanciano i crociati a quota 36 punti in piena vista dell’Inter distante solo tre lunghezze. Sogni di Europa League. 

Icardi

VOTO 7 ICARDI NON PERDONA

Tra un Tweet e l’altro il centravanti argentino trova il tempo di decidere la delicata sfida del Franchi con la Fiorentina. Davanti agli occhi del neo Primo Ministro Renzi, il compagno di Wanda Nara, subentrato nel secondo tempo al posto di Milito, scaraventa in rete il cross dalla sinistra di Nagatomo, spezzando il match in due a favore degli ospiti. La posizione di partenza è chiaramente in fuorigioco ma non è una sua colpa se Damato & company dormono invece di segnalare l’off-side. La media dell’ex Samp è da grande attaccante, considerando anche la carta d’identità (classe ’93), l’unico rammarico è che la droga dei social network ne limita il rendimento sul rettangolo verde, consegnandolo più alle cronache rosa che a quelle sportive. Satanasso.

Insigne

VOTO 8 INSIGNE ALLA ZOLA

Fischiato e insultato nelle sue ultime uscite stagionali da gran parte dei tifosi del ciuccio il giovane talento partenopeo risponde alle critiche mettendo a segno una delle reti più belle di giornata chiudendo senza diritto di replica la gara del Mapei Stadium contro un Sassuolo in netta fase discendente dall’arrivo di Malesani, alla sua terza sconfitta consecutiva dal suo arrivo in Emilia. Finta in corsa al suo ex compagno, nonchè capitano Paolo Cannavaro, e destro a giro imprendibile per Pegolo da parte del piccolo asso nato e cresciuto all’ombra del Vesuvio. Scugnizzo. 

Emerson

VOTO 9 BALISTICO EMERSON

Il centrale brasiliano, da anni assiduo navigatore delle serie inferiori italiane, indirizza il match contro il Cagliari sbloccando il risultato poco prima dell’intervallo. Il suo bolide mancino non lascia scampo ad Avramov con una traiettoria imparabile che cambia direzione e va ad infilarsi nell’angolo destro. Non è la prima volta che il 33enne amaranto mostra giocate del genere, confermando che almeno dal punto di vista balistico non ha niente da invidiare a illustri e ben più conosciuti colleghi. Bombardiere.

Mario Balotelli

VOTO 10 IO BALO DA SOLO

Dopo i pianti di Napoli e la tirata d’orecchie di Seedorf il numero 45 rossonero pesca dal cilindro una delle sue giocate per stendere da solo il buon Bologna formato trasferta allestito da Ballardini. Usando una metafora cestistica insacca il bolide da tre che decide il match contro i felsinei regalando il successo al diavolo e mantenendo inalterate le velleità di rimonta della sponda berlusconiana di Milano. Unica nota stonata la mancanza di un sorriso da parte dell’attaccante, anche della nazionale, sempre più solo e solitario sia nei suoi eccessi che nei suoi colpi di genio. Django. 

 

A cura di Papi&Piccinini

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