GAZZETTA DELLO SPORT Garcia avverte: “Già fatte 5 reti. Per noi l’arbitro non conta…”

Rudi Garcia

(M.Cecchini / A.Pugliese) Sul treno dei desideri, che porterà stamattina la Roma a Napoli, il bagaglio più lieto è rappresentato da una certezza: a Rudi Garcia il collega Benitez sta molto più simpatico di Reja. Se sabato al dirimpettaio laziale era stato replicato in modo fin troppo rude per una battuta infelice (peraltro accompagnata da scuse), stavolta l’allenatore giallorosso risponde morbido alla provocazione dell’amico Rafa, che aveva spiegato come il Napoli sperasse di fare un gol «legale» più della Roma, con chiara allusione al primo segnato da Gervinho mercoledì. «Che posso dire? Ci sarà un arbitro che darà come sempre il meglio. Non c’è nulla da aggiungere».

Passato in vetrina Garcia, però, replica puntuale a chi gli dice come il Napoli abbia trovato le chiavi per metterlo in difficoltà. «Abbiamo vinto 20 in campionato e vinta l’andata in casa, senza contare che il primo loro gol è stato sfortunato. Io firmo per giocare nella stessa maniera e vincere allo stesso modo. Sappiamo tutti che il Napoli ha un allenatore forte, perché Rafa fa sempre giocare bene le sue squadre, ma dobbiamo avere fiducia: andremo a Napoli per vincere». Il destino, poi, dal punto di vista fisico con una mano dà e con l’altra toglie. Il Napoli ha un giorno in più di riposo, ma giocherà 4 partite in 11 giorni mentre la Roma, causa rinvio col Parma, solo tre. Una spinta in più per chiedere gli straordinari a Totti? «Può succedere qualcosa alla terza partita, ma per loro sarà la quarta, anche se hanno un giorno in più di recupero. Vedremo sul piano fisico qual è la squadra che va meglio. Francesco ha giocato solo un’ora della prima partita, non una intera in cui un giocatore spende tante energie e ne ha poche nella successiva. Maicon? Ha solo una botta, e in ogni caso Romagnoli può dare una mano. Sulle fasce non abbiamo problemi».

Contropiede Vero che la Roma non ha intenzione di fare bunker, ma il saggio Garcia ammonisce: «Noi giocheremo per attaccare e fare il nostro gioco, ma si può vincere anche grazie al contropiede. Ed è quello che fa il calcio unico, visto che negli altri sport se una squadra domina vince, nel calcio invece se difendi tutta la partita puoi anche vincere. Quando una squadra segna un gol veloce, può aspettare l’avversario e colpire in contropiede, sopratutto se la squadra ha degli attaccanti veloci. E forse questo è successo nell’andata, può essere una strategia vincente. È vero che loro possono fare dei gol, ma possono anche prenderli, ne abbiamo fatti 5 in due partite. Ora c’è la possibilità di vincere un trofeo e sia noi che il Napoli abbiamo voglia di finale». E tra lupa e ciuccio, vedremo chi avrà più fame.

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