GAZZETTA DELLO SPORT Con Totti la Roma vara il turnover perfetto

Totti

(M.Cecchini) Quanto incide un allenatore in una stagione? Alcuni grandi tecnici in passato hanno risposto: «Fino al 50%»; alcuni grandi giocatori hanno replicato: «Non più del 10%». Poi all’improvviso arrivano delle svolte in cui, davvero, chi comanda può fare la differenza. Per la Roma il momento è arrivato. In 11 giorni è chiamato a scegliere 4 formazioni che possono indirizzare l’annata, perché tra la missione compiuta o fallita passa tutta la differenza del mondo. Parma, semifinale d’andata di Coppa Italia col Napoli, derby contro la Lazio, ritorno di Coppa al San Paolo.Sbagliando in campionato, c’è il rischio che la Juve scappi via stavolta persino dai sogni, fallendo in Coppa un trofeo ancora una volta vicino sfumerebbe. E tutto questo, senza neppure parlare dell’effetto derby.

TOTTI & CO.  Il simbolo del turnover in arrivo potrebbe essere Totti: come si gestisce in 4 gare? «Quasi come gli altri – dice Garcia -, A 37 anni è più difficile giocare tre partite in una settimana, ma è una cosa di buon senso. Sappiamo tutti quanto sia importante, è fondamentale che giochi al 100% e che venga gestito il suo tempo di gioco. Può iniziare le tre gare ma non può finirle. Dovremo vederlo giocare, vedere se lo dovremo sostituire per la gara dopo. Servono solo buon senso, adattamento e occhi aperti. Ciò che conta è vincere sempre, sia in campionato che in Coppa, ma ora importa il Parma. Giochiamo in casa e dobbiamo prendere i tre punti. Il Parma ha delle qualità, non perde da 10 partite, ma come tutte ha punti deboli».

SUPERLAVORO DIFESA  E allora ipotizziamo che Totti possa giocare oggi e domenica con la Lazio, mentre Destro sarà l’uomo di Coppa. Col Napoli, poi, ci sarà di sicuro Nainggolan (oggi squalificato), mentre Florenzi e Ljajic dovrebbero fare staffetta. Più difficile per Garcia sarà fare cambi in difesa, visto che la lesione di secondo grado al flessore della coscia sinistra rimediato da Dodò (circa 30 giorni di stop) costringerà al superlavoro Torosidis e Maicon, a meno che Garcia non voglia farli rifiatare con i baby Jedvaj (a destra) e Romagnoli (a sinistra). Un rischio. Più probabile, allora, l’esordio di Bastos, alle prese col recupero dalla frattura al l’avambraccio sinistro. L’impressione, poi, è che dovranno stringere i denti anche Benatia e Castan, perché il neo arrivato Toloi avrà bisogno di tempo per ambientarsi.

DUBBIO PJANIC Intanto Garcia mastica le sue preoccupazioni per le non perfette condizioni di Pjanic. Se fosse risparmiato, la Roma potrebbe virare anche al 4-2-3-1, senza contare la variabile diffide che incombe sullo stesso bosniaco, Florenzi e Maicon. «Ma io non ci penso – aggiunge Garcia -. Sono più preoccupato dai giorni di recupero, in particolare dalla terza partita». Motivo in più per augurarsi che i nuovi s’inseriscano in fretta. «Sono convinto che sia facile entrare in questo spogliatoio ed integrarsi quando c’è gente con grande classe ed esperienza», conclude l’allenatore. Non è un caso, allora, che il nuovo mercato racconti ormai che tutte le strade portino a Roma. O quasi.


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