CORRIERE DELLA SERA Ristrutturazione dell’Olimpico, il pm manda la Guardia di Finanza al Coni

Stadio Olimpico

(G. De Santis) – Blitz della Guardia di Finanza negli uffici del Coni per acquisire bandi e contratti riguardanti la ristrutturazione dello Stadio Olimpico realizzata nell’estate del 2012. Le Fiamme gialle hanno anche preso la documentazione necessaria a verificare le modalità di assunzione di cinque impiegati presso il Circolo del Tennis disposte nel settembre di quello stesso anno. L’inchiesta – al momento senza ipotesi di reato, ne indagati – nasce da un esposto che adombra sospetti sulla gestione delle casse della Coni Servizi.

Il primo capitolo all’esame del pubblico ministero Francesco Dall’Olio è il restyling della Tribuna «Monte Mario», completato tra maggio e settembre del 2012. Lavori che sono costati 6 milioni di euro e hanno permesso l’ampliamento di duemila posti. L’interrogativo da sciogliere è la correttezza, o meno, della procedura adottata per l’assegnazione della ristrutturazione. Le carte acquisite dagli investigatori debbono spiegare la ragione che ha spinto i dirigenti della Coni Servizi a mantenere i vecchi contratti d’appalto con la giustificazione dell’urgenza, anziché indire una gara.

Ad allungare i dubbi sulla scelta, un precedente del 2008: allora la strada imboccata dall’Ente è stata lo svolgimento di un bando, pubblicato sul sito del Coni, per l’ammodernamento della sala autorità e della tribuna d’onore. Il punto cruciale della questione è la natura statale del Coni, una società pubblica, che impone sempre di prediligere la strada della gara in virtù del principio di trasparenza nella pubblica amministrazione: di conseguenza tutte le altre opzioni sono legate sempre a ragioni contingenti eccezionali.

La domanda a cui debbono rispondere gli inquirenti è perché in questo caso sono ricorsi i motivi straordinari mentre cinque quattro anni prima era stata prediletta la procedura ordinaria. Nel mirino della Procura sono finite anche cinque assunzioni a tempo determinato avvenute al Circolo del Tennis del Foro Italico nel settembre del 2012. La documentazione acquisita dalle Fiamme gialle servirà a chiarire se si è tratto d’impieghi fittizi.

Come denunciato nell’esposto che ha dato il via all’inchiesta, le persone assunte avrebbero svolto mansioni per la Coni Servizi mentre gli stipendi li avrebbero ricevuti dal Circolo del tennis. Tuttavia, la spesa doveva essere inserita nel bilancio del Circolo del 2012 essendo le due contabilità distinte. C’è un terzo filone dell’indagine che riguarda il parco del Foro Italico, un sito «a tutela integrale», dove sono ospitati gli internazionali di tennis. Per permettere lo svolgimento del torneo sarebbero stati eliminati pini centenari e montata una piattaforma, nonostante il divieto previsto dalle norme nazionali in materia ambientale.

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