IL TEMPO Totti pronto per il Milan. Ora tocca a Garcia

Totti

(A.Serafini) Rischiare o non rischiare, questo è il dilemma. Un compito complicato per Rudi Garcia, che a 48 ore dalla sfida di San Siro con il Milan, non ha ancora deciso se consegnare a Totti una maglia da titolare.

Fosse per il capitano giallorosso non ci sarebbe neanche motivo di discuterne, perché dopo quasi due mesi di assenza è troppa la voglia di ritornare ad aiutare i propri compagni in uno dei momenti più delicati della stagione. Se poi si considera che gli ultimi allenamenti di Trigoria hanno registrato il totale recupero dalla lesione miotendinea al flessore, allora il desiderio di esserci aumenta. Già, perché dopo aver collezionato la panchina nella sfida dell’Olimpico con la Fiorentina, Totti ha proseguito a lavorare insieme ai compagni con tutta la voglia e la determinazione di chi non ce la fa proprio più a rimanere a guardare[…]

Negli ultimi giorni a Trigoria, i due si sono spesso confrontati al termine della seduta per discutere insieme dei progressi fisici e delle sensazioni provate dal numero dieci durante la partitella finale. L’ok di Totti e quello dello staff sanitario giallorosso è arrivato regolarmente anche ieri, nonostante in un normale contrasto di gioco il capitano abbia tenuto tutti in apprensione per un colpo ricevuto al polpaccio.[…]

Anche perché le alternative non mancano. Confermato il minutaggio limitato di Destro, l’allenatore potrebbe comunque scegliere il tridente «leggero» composto da Florenzi, Ljajic e Gervinho e sfruttare la presenza di Totti e Destro in panchina soltanto a partita in corso. Le possibilità di vedere il capitano subito in campo sono comunque destinate a salire a causa dell’assenza di Pjanic (squalificato), che a Milano lascerà spazio a Bradley in un centrocampo con caratteristiche inevitabilmente più muscolari.

Con Borriello e Balzaretti costretti a rimanere nella capitale, la difesa sarà la stessa che ha affrontato i viola con il solito lavoro di protezione affidato a De Rossi e Strootman, uno dei più ansiosi di poter tornare a condividere il campo con il suo capitano: «Ho scelto il campionato italiano proprio perché volevo giocare con giocatori di classe mondiale come De Rossi e Totti – ha spiegato ieri in un’intervista ad una rivista olandese – magari la Serie A non sarà al livello della Liga o della Premier League, ma qui vieni continuamente messo alla prova. In ogni duello si entra al massimo, come se da quell’azione si potesse segnare il gol della vittoria». […]

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