IL MESSAGGERO Garcia esalta il numero 10: “Mai più uno come lui”

Rudi Garcia

(S.Carina) – Un premio inatteso ma quanto mai gradito. Rudi Garcia è stato designato dal settimanale ‘France Football’ il miglior allenatore francese dell’anno davanti al selezionatore della nazionale, Didier Deschamps. Già nel 2011, ai tempi del Lille, il tecnico della Roma si era aggiudicato il prestigioso riconoscimento. Stavolta, però, non se lo aspettava: «Per fortuna ero seduto quando ho appreso la notizia. Ero commosso». Gli sono bastate poche settimane per ambientarsi. Ha capito (quasi) tutto di ciò che lo circonda in città, a partire dalla rivalità tra Roma e Lazio: «Quando è uscito il calendario i dirigenti erano distrutti dal fatto che il derby fosse programmato alla quarta giornata. Io avevo la sensazione contraria. Per sbollire questo trauma, la cosa migliore era giocare subito contro di loro, batterli. La Lazio si è gasata con la vittoria nella finale di Coppa Italia, ma ha esagerato. Il minuto 71′ – quello del gol decisivo di Lulic – è diventato il loro segno del comando. Lo festeggiano in ogni partita. Per me si tratta di scarsa ambizione».

E quando si parla di ambizione, Garcia non è secondo a nessuno: «Tre scudetti sono troppo poco rispetto a quello che rappresenta la società. Spetta a noi cambiare. E io sono a Roma non per battere dei record, ma per vincere. Forse non arriveranno questa stagione, non siamo stati programmati per questo. Ma so che possiamo battere chiunque». Intanto si accontenta di seguire, da imbattuto, la Juventus capolista: «Per il momento va tutto bene e sicuramente il popolo romano è più felice, ma dobbiamo rimanere coi piedi per terra. Una stagione non è un lungo fiume tranquillo, ci saranno momenti difficili».  Tecnico che pone sempre il gruppo davanti a tutto, per Totti fa un’eccezione: «È un campione che continua a scrivere la sua leggenda. È possibile che in futuro non ci saranno altri giocatori così perché lui ha conosciuto solo un club, il suo grande amore che è la Roma. Spero possa ripetersi una cosa simile, ma non ne sono sicuro».

 

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