GAZZETTA DELLO SPORT Totti + Destro. La Roma all’italiana riapre la giostra del gol

Destro-Totti

(M.Cecchini) A pensarci bene, questa è una storia controcorrente.Una storia tutta italiana inserita in un contesto sociale sempre più multietnico (e questo è una ricchezza) ed in un ambiente specifico sempre più internazionalizzato com’è quello della Roma, che fino a due anni fa almeno poteva vantare un settore giovanile con salde radici nella Capitale e dintorni. Ma il calcio del Terzo Millennio non ama favole del genere e così, se l’Inter nel derby non schierava neppure un italiano in campo, l’universo giallorosso a trazione bostoniana almeno ha una dorsale De Sanctis, De Rossi e Totti, a cui aggiungere Florenzi, balzaretti, Borriello e il rinato Destro. Ecco, ma la storia giallorossa racconta qualcosa in più, cioè che in attacco il tricolore è più importante che mai.

CANNONIERI 2013 C’è un dato infatti che sembrerà paradossale. A dispetto di età non più verdissima (l’uno) e di infortuni assortiti (l’altro), Totti e Destro sono i cannonieri giallorossi del 2013. Entrambi infatti, considerando anche la Coppa Italia, hanno chiuso l’anno solare a quota 9 gol. Niente affatto pochi soprattutto per il 22enne marchigiano, il cui infortunio al ginocchio è divenuto quasi un caso nazionale. Una parte del merito è anche di Garcia, che lavora tanto sui calci piazzati. Finora 14 dei 35 gol totali sono arrivati da palle inattive o azioni derivate: nessuno in Italia ha fatto meglio. E un calciatore anonimo racconta: era dai tempi di Montella che non si lavorarava tanto su questo.

ACCELERAZIONE  Non solo. Focalizzando l’attenzione solo su questa stagione, i numeri raccontano come la contemporanea assenza dei due abbia coinciso con la frenata della Roma. Snoccioliamo i dati. La squadra con Totti in campo ha segnato 28 gol in 10 partite (media 2,8 a partita);senza di lui solo 8 in 7 match (media 1,1). La Roma con Destro in campo ha realizzato 8 reti in 3 gare (media 2,6 a partita). Passiamo ai punti. Schierando Totti ne sono arrivati 28 punti in 10 partite (media 2,8 a partita); in sua assenza ne hanno messi in carniere appena 11 in 7 partite (media 1,5). Con Destro, infine, i punti sono stati 7 in 3 gare (media 2,3). Sappiamo bene come questo non convincerà gli annoiati da Totti (credeteci, ce ne sono) o i profeti del calcio senza punte, ma in una Serie A non più così scintillante come un tempo, avere attaccanti è utile.

Visto che il capitano ha già lanciato la sfida («a Torino per vincere»), la nuova frontiera di Garcia, a questo punto, sarà tentare di schierarli entrambi senza perdere la velocità di Gervinho. Col Catania è già successo (addirittura con Ljajic in aggiunta). Perché questo possa accadere anche in una bolgia come si presume sarà lo Juventus Stadium il 5 gennaio, occorrerà che tutte le punte abbiano una ottima condizione fisica. Ma una cosa sembra chiara: se l’obiettivo sarà raggiunto, nessun obiettivo potrebbe essere precluso a questa Roma dall’anima italiana. La stessa, in fondo, che si agita anche nel cuore della Juve di Buffon, Chiellini e Pirlo. Prandelli, ne siamo convinti, apprezzerà .

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