GAZZETTA DELLO SPORT Roma in difesa c’è Heitinga. Per Iturbe quasi fatta per giugno

Walter Sabatini

(F. Di Chiara/M. Cecchini) – Innegabile, i calciatori sono dei privilegiati, ma fa sempre un po’ effetto vedere la parabola di ex idoli divenuti all’improvviso quasi dei sopportati. Succede in tutti i club, e quindi anche alla Roma, dove Burdisso (col contratto in scadenza a giugno) viene offerto a mezzo mondo.

L’argentino è combattuto: da un lato non vorrebbe andare via in una stagione in cui i giallorossi potrebbero vincere qualcosa, dall’altro ha voglia di stare in campo. In ogni caso, il difensore non vuole l’estero e quindi, semmai, andrebbe in un club italiano di fascia media. La Roma, perciò, sta correndo già ai ripari e ha individuato in John Heitinga, 30 anni, olandese in forza all’Everton (in scadenza a giugno), il possibile sostituto di un reparto che ha Benatia e Castan titolari inamovibili, Jedvaj oggetto misterioso e Romagnoli in partenza.

GHOULAM, SILVA & MAS Ma Garcia vorrebbe che anche sulla corsia sinistra ci fosse più scelta, nonostante l’adattabilità di Torosidis. Dodò sta facendo progressi, ma il suo punto debole continua a rimanere la fase difensiva, mentre il titolare Balzaretti è fermo ai box causa pubalgia, per la quale è stato a consulto a Venezia. Perciò per quel ruolo si seguono Ghoulam (St.Etienne), Mas (San Lorenzo) e Gabriel Silva (Udinese). 

ITURBE, PJANIC & PASTORE  Detto che il mercato di gennaio sarà indirizzato anche dalla posizione in classifica che ci sarà, la Roma guarda anche avanti. Per questo è sempre più definita la trattativa per Iturbe, dopo altri incontri che il d.s. Sabatini ha avuto col manager Triulzi. Sempre in via di definizione anche il rinnovo di Pjanic, su cui si muove sempre il Manchester United (interessato anche a Benatia). Ma se i giallorossi manterranno la promessa di un ingaggio da circa 3 milioni a stagione più bonus (e non 2,8, come gli è stato proposto nei giorni scorsi) la firma arriverà, visto che Pallotta ha già dato il via libera. Titoli di coda sulla nostalgia. Parliamo di Javier Pastore in piena crisi al Psg. L’argentino ieri ad un sito francese ha raccontato: «Non voglio lasciare Parigi, ma con Sabatini, che mi ha scoperto, ho un rapporto speciale. può chiamarmi quando vuole». Impressioni? Se la Roma andrà in Champions League, meglio che abbia il telefono a portata di mano.

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