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CURVE CHIUSE Avv. Contucci: “La Roma si deve far sentire in Lega e non avallare le loro decisioni”

campagna anti-razzismo

L’avvocato penalista Lorenzo Contucci, che ha anche aderito all’iniziativa di MyRoma, l’azionariato popolare dei tifosi giallorossi, ha parlato della chiusura delle curve dopo i fatti Milano. Ecco di seguito le sue dichiarazioni:

Come commenta questa decisione di chiudere le Curve della Roma per razzismo?

“Siamo al delirio. Da avvocato penalista dico che sentenze del genere sono abbominevoli, non si trovano nemmeno nelle organizzazioni terroristiche che puniscono 1 per educarne cento. Il video parla chiaro, è stato equivocato totalmente il coro. Stanno impedendo a 20.000 persone che hanno pagato il biglietto di non andare allo stadio. Balotelli? E’ un giocatore che a prescindere dal colore della pelle, si lascia spesso andare a provocazioni e non è amato dai tifosi romanisti. Se fare “buu” nei confronti di Balotelli è sbagliato e invece farli a Kakà, che è di pelle bianca, è giusto, la trovo una cosa che non sta né in cielo né in terra”.

Cosa si intende per razzismo?

“Se si intende il “buu” ad un calciatore durante la battuta di un calcio di punizione quando ha provocato per tutta la partita, questo non è razzismo. Se andiamo indietro negli anni allora tutte le partite si sarebbero dovute disputare a porte chiuse. Addirittura questa è una segnalazione della Digos di Milano che ha equivocato un coro normale che si fanno negli stadi facendolo passare per un coro razzista. I video dimostrano il contrario”.

La Roma può vincere il ricorso?

“Secondo me sì, la Roma lo può vincere ma la tifoseria giallorossa deve pretendere un intervento del club che non sia limitato al ricorso semplice. Chi applica queste sanzioni assurde è la Lega Calcio e la Roma deve farsi sentire in Lega. Purtroppo siamo di fronte ad un buonismo penoso e siamo davanti ad un processo di “politically correct” che negli stadi non ci può essere perchè non è il luogo giusto”.

E’ possibile che la Roma chieda di far entrare in Curva i bambini se non vincesse il ricorso?

“E’ possibile, sarebbe ingiusto che non fosse consentito alla Roma mentre alla Juve qualche settimana fa è stato permesso. Anche se dovesse essere consentita questa ipotesi, io mi auguro che la Roma non lo faccia perchè darebbe una parvenza di conformismo alla decisione presa dalla Lega che giuridicamente non è corretta. Vorrebbe dire avallare gli atteggiamenti della Lega Calcio che non possono essere accettati. Io non farò più l’abbonamento il prossimo anno e invito anche i tifosi a non fare l’abbonamento perchè si rischierà, con queste interpretazione del tutto nuova, di buttare i soldi perchè settori dello stadio magari saranno chiusi”

Quanto contano in questo caso gli abbonamenti televisivi per allontanare la gente dagli stadi?

“Che sia un disegno chiaro è evidente. Basta vedere le persone che governano il calcio. Il fratello di Abete è presidente della Banca Nazionale del Lavoro ed è uno dei fautori della Tessera del Tofoso. Il disegno c’è ma non hanno considerato che le televisioni non amano gli stadi vuoti. In Inghilterra gli stadi sono sempre pieni, quando le tv in Italia inquadrano i tifosi sono sempre primi piani di belle ragazze o di singole persone perchè il resto dello stadio è vuoto”.

Come dovrebbe comportarsi concretamente la Roma e cosa consiglia di fare al tifoso giallorosso?

“Con MyRoma stiamo studiando il modo di ricorrere a questi tipi di provvedimenti. La Roma dovrebbe stare vicino al tifoso, non fare gli applausi alla Curva solo quando fa una bella coreografia. I primi clienti della Roma sono quelli che vanno allo stadio, non solo quelli delle televisioni. La Roma dovrebbe tutelare queste tipologie di persone e non solo gli abbonati della pay per view”.

Fonte: Asromaradio.it

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