5-5-5 L’ANALISI TATTICA La perla nera trascina la Roma

5-5-5 L’Analisi tattica

Ora i risultati utili consecutivi sono quindici e la Roma ha trovato un altro record, oltre a tornare alla vittoria dopo 4 pareggi. La squadra di Garcia era stata data per bollita da molti, ma più volte in questa rubrica abbiamo sottolineato quanto i pareggi fossero frutto della casualità piuttosto che di un calo fisico. Una squadra bollita non avrebbe sicuramente schiacciato l’Atalanta nella propria area di rigore nell’ultima mezz’ora di una gara, ad altrettanto sicuramente non avrebbe iniziato la partita di ieri costringendo la ‘bella’ Fiorentina di Montella a difendersi senza possibilità di tirar mai fuori la testa dalla propria metà campo.

Così la squadra di Garcia, ad oggi, è l’unica a tenere il passo della Juventus, al quale lo stesso tecnico francese ha mandato gli auguri per la partita di Champions contro il Galatasaray, sottolineando però che la sua Roma per lo Scudetto c’è.

PARTENZA SUPER. La Roma parte sostenendo dei ritmi altissimi, schiacciando la Fiorentina. I due terzini si alzano moltissimo da subito: questa posizione così offensiva si concretizza con la rete del vantaggio di Maicon, che si trova praticamente a fare la punta esterna. Il terzino brasiliano segue l’azione dopo aver crossato, andando a tagliare fin dentro l’area piccola, dove raccoglie l’assist di Florenzi, da appoggiare solo in porta. Lo stesso inizio che aveva caratterizzato tutte le gare fino ad un mese fa (ricordate le sfide con Bologna ed Inter?), segno forse che la condizione atletica sta nuovamente crescendo.

LA PERLA NERA. La Roma è partita forte, questa è stata la grande differenza con le ultime partite. Ma quando un giocatore come Gervinho si trova in giornata è tutto più facile per i compagni, tutto impossibile per gli avversari che gli si trovano di fronte. Durante tutto il primo tempo semina il panico tra le maglie dei difensori della Fiorentina, esibendosi in ubriacanti serpentine: da un suo spunto nasce l’azione del vantaggio, con i suoi spunti la Roma sfiora più volte il raddoppio. Nel momento in cui cala, rifiatando un po’, la squadra si abbassa e subisce la rete del pareggio di Vargas; come rialza improvvisamente il suo ritmo i giallorossi tornano a chiudere la Fiorentina, fino a trovare la definitiva rete del 2-1.

DODO’ A DUE VOLTI. Il giovane terzino brasiliano alla terza partita consecutiva da titolare mostra evidenti segni di crescita. Ma la sua gara ha due volti: un primo tempo di basso livello, in cui soffre Cuadrado e non è impeccabile in occasione del pareggio della Fiorentina, quando da un suo errato disimpegno Tomovic si invola andando poi a servire Vargas. Nel secondo tempo è poi impeccabile: Montella si trova addirittura costretto a spostare Cuadrado sulla fascia opposta, senza però trarne benefici.

STROOTMAN COME EMERSON. Signori Strootman è il centrocampista più forte visto a Roma dalla cessione di Emerson. Abbiamo visto il miglior De Rossi (tornato finalmente a mostrare prestazioni all’altezza del suo nome), Pizarro, ma l’intelligenza tattica del brasiliano Campione d’Italia era unica, e solo l’ex PSV lo ricorda. Quando lui pressa, la squadra pressa. Quando lui si abbassa, la squadra si abbassa: il direttore d’orchestra di questa Roma è sicuramente lui.

A cura di Luca Fatiga

@LucaFatiga9

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