LEGGE STADI Malagò: “Speriamo si concretizzi, servono sostenibilità finanziaria e chiarezza”

Giovanni Malagò

Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha parlato del percorso della legge sugli stadi, il cui disegno è stato presentato oggi dal governo. Queste le parole del numero uno dello sport italiano:

“La Legge sugli stadi ci auguriamo diventi realtà e parlo a nome di tutto lo sport. C’è molta comunicazione confusa sul tema, è interpretata solo come legge per sistemare il problema degli stadi dei club di Serie A, soprattutto quelli che hanno finalità di lucro, ma sto cercando di spiegare che serve per tutta l’impiantistica sportiva, ci interessa realizzare impianti in provincia, e ci siamo battuti a lungo con il presidente del Consiglio per questo. Se però non c’è una sostenibilità economico-finanziaria del progetto, non ha nessun senso scrivere la legge.

Se uno deve dare le autorizzazioni è fondamentale che ci siano tempi certi. Se un imprenditore vuole ristrutturare uno stadio o realizzarlo ex novo, oggi non ha nessuna convenienza a fare questo investimento. Oggi ci stiamo confrontando su due terreni, la politica che si fa in parlamento quella sul territorio. Come se una politica non si fidasse dell’altra e non vorrei che si arrivasse a un testo di legge che, per quanto bellissimo, non ha poi nessun riscontro», aggiunge Malagò, secondo il quale la legge rappresenterebbe «un’opportunità di crescita ma chi investe deve avere la possibilità che l’impianto stia in piedi e se nemmeno questo governo di larghe intese riuscirà a produrre questo testo, allora cadono le braccia.

Cementificazioni? Ci sono ragioni di temerle se c’è un pazzo di sindaco, un giunta pazza, un presidente di Regione pazzo e una giunta regionale pazza….la Juventus ci ha messo 8 anni a fare lo stadio e l’Udinese ce ne metterà 9, la legge deve servire per accorciare i tempi.

Poi si parla della questione della «non contiguità, di fare altre cose non solo dentro o attorno allo stadio, cosa che all’estero succede sempre -prosegue il presidente del Coni-. Ma gli stadi di Bologna, Firenze, Genova, Palermo, Parma, Napoli sono nel cuore delle città e nessuno va a sistemare uno stadio esistente con attorno ha una situazione affollata».

Fonte: Radio Anch’io Sport

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