GAZZETTA GIALLOROSSA Verre: “La Roma aveva grande qualità e voglia di riscatto. Ora però devo riportare il Palermo in A”

Valerio Verre con la maglia bianca del Palermo

La Serie A con il Siena a 18 anni, la B con il Palermo a 19. Un passo indietro? Tutt’altro. Valerio Verre ha vissuto un’estate sulle montagne russe prima di approdare in Sicilia: partito per Riscone di Brunico con la Roma e con Rudi Garcia, Sabatini ha ceduto la metà del suo cartellino all’Udinese nell’affare Benatia mantenendo il diritto sportivo per l’attuale stagione. Negli ultimi giorni di mercato poi la cessione in prestito secco al Palermo dove poteva crescere sotto la guida di uno dei migliori centrocampisti italiani, “Ringhio” Gattuso. Parte male la stagione dei rosanero, Verre non trova spazio, Zamparini esonera il tecnico e chiama Beppe Iachini: per Verre si ripete il copione di dodici mesi prima, quando a Siena venne allontanato Cosmi proprio per Iachini. Il nuovo tecnico però lo ha lanciato subito titolare e il Palermo ha iniziato a inanellare risultati positivi, una striscia oggi arrivata tre vittorie e due pareggi che lo ha portato anche ad esordire in Under 21.  Queste le parole di Verre in esclusiva per GazzettaGialloRossa.it

L’esordio in Serie B contro la Juve Stabia dal primo minuto alla “Favorita”. Poi sempre titolare con Iachini. Finora è positivo il bilancio della tua stagione?

“Si, il bilancio è sicuramente in attivo. Cerco di dare sempre il mio contributo alla squadra, di dare tutto in campo e ringrazio Iachini per la fiducia che mi ha concesso”.

Con Gattuso nessuna presenza, poi l’esordio e la prima convocazione in Under 21, un altro traguardo.

“La maglia azzurra è un sogno, indossarla dà emozioni incredibili. Spero di poter continuare a fare parte del gruppo di Di Biagio a lungo per poter dimostrare anche con l’Under 21 le mie qualità”.

Sei in prestito in Sicilia, ma in comproprietà tra Udinese e Roma. Il tuo obiettivo è tornare a vestire la maglia giallorossa?

“Al momento non ci penso. Il mio unico obiettivo è fare bene con la maglia del Palermo e dare il massimo per riportare i rosanero in Serie A”.

A Riscone hai conosciuto Rudi Garcia, hai fatto tutto il ritiro con lui. Ti aspettavi una Roma così competitiva?

“Sì, perché la Roma ha giocatori di grande qualità e il gruppo storico aveva tanta voglia di dimostrare il proprio valore in questo campionato. Il cammino giallorosso finora è stato perfetto”.

Sembra che in ritiro Rudi Garcia abbia lavorato sull’aspetto psicologico prima di quello fisico e tecnico. E’ così?

“Tutti gli allenatori al giorno d’oggi puntano forte non solo sul lavoro in campo ma anche sulla costruzione di un gruppo solido e sull’autostima dei calciatori: Garcia non fa certo eccezione”.

A cura di Daniele Luciani

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