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INTER-ROMA Probabili formazioni

probabili formazioni Inter -Roma

Nell’anticipo serale della settima giornata la Roma si reca a San Siro per continuare a coltivare i sogni di vertice. I giallorossi si troveranno davanti l’Inter, rigenerata dalla cura Walter Mazzarri, apparsa in gran forma in questo avvio come testimoniano i 4 successi e due pareggi ottenuti in sei gare. Motivi che inducono a ritenere questa complessa sfida un autentico esame di maturità per la compagine di Rudi Garcia.

ASSENZE – Il tecnico transalpino sarà costretto a rinunciare ancora a Destro per il quale il rientro sarebbe, condizionale d’obbligo, previsto tra un mese. Oltre alla punta marchigiana mancherà all’ appello Maicon appiedato dalla lesione muscolare patita contro la Sampdoria. Bradley potrebbe essere recuperato in extremis e sedere in panchina. Per Mazzarri pesano le defezioni di Javier Zanetti e Chivu, assenti di lunga data, saranno invece a disposizione Alvarez e Campagnaro. Il trequartista argentino, sembra aver smaltito il problema muscolare accusato nella gara contro il Cagliari, tornando di diritto nell’11 titolare considerato il suo impatto positivo nella nuova Inter.

Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Nagatomo, Kovacic, Cambiasso, Guarin, Jonathan; Alvarez; Palacio
A disp.: Castellazzi, Andreolli, Samuel, Rolando, Pereira,, Wallace, Taider, Kuzmanovic, Mudingayi, Belfodil, Icardi, Milito. All.: Mazzarri
Squalificati: nessuno
Indisiponibili: Chivu, Zanetti, Carrizo

Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Gervinho, Totti, Florenzi
A disp.: Skorupski, Lobont, Dodò, Burdisso, Romagnoli, Jedvaj, Ricci, Taddei, Marquinho, Caprari, Ljajic, Borriello. All.: Garcia
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Destro, Bradley, Maicon

INTER – L’avvento di Mazzarri sulla panchina interista ha sancito un nuovo corso per i nerazzurri, iniziato con il cambio di modulo. Il tecnico toscano é da sempre fedele al 3-5-2, modulo praticato con qualche variante tattica relativa al reparto avanzato a seconda della difficoltà dell’impegno. Nella fase di non possesso palla l’Inter cerca sempre di difendere in superiorità numerica, abbassando sovente, i due esterni di centrocampo. Al contrario quando la sfera é tra i piedi dei nerazzurri, questi cercano di sfruttare le corsie esterne dove agiscono elementi agili e con grande facilità di corsa. Il tutto é accompagnato da una grandissima intensità di manovra, condicio sine qua non per risultare efficaci.

probabile schieramento Inter

In porta titolare indiscusso Samir Handanovic dinanzi al quale si disporrà una linea difensiva a 3 formata da Ranocchia centrale, il dinamico ma non sempre preciso Juan Jesus sul centro sinistra e Campagnaro sul centro destra. L’argentino é un pretoriano di Walter Mazzarri ed il suo innesto ha contribuito ha stabilizzare i meccanismi difensivi trasmessi dall’ex allenatore del Napoli ai nuovi calciatori.

Nel modulo voluto dal tecnico toscano riveste un’ importanza preminente il reparto di centrocampo, in particolar modo il comportamento degli interni di centrocampo, incaricati di portare pressione sui portatori di palla. I centrali scelti da Mazzarri saranno Cambiasso, interprete in grado di offrire dovute assicurazioni riguardo a quanto chiesto dal tecnico, affiancato da Guarin, messo in un ruolo dove stenta non poco a farsi apprezzare. L’ultima maglia sarà contesa tra Kovacic e Taider, con il croato leggermente favorito per via dell’abilità nel giocare il pallone sebbene l’ex centrocampista del Bologna aderisca perfettamente alle necessità della squadra in fase di non possesso, garantendo grande dinamismo e muscolarità alla mediana. Sugli esterni, a sinistra verrà posizionato il redivivo Jonathan, da oggetto misterioso a uomo cardine del nuovo sistema di gioco. Il brasiliano si attaglia perfettamente al nuovo ruolo, dove le sue peculiarità trovano massima espressione: velocità, dinamismo, resistenza ed una vasta proposizione di cross per le punte. Sulla destra stesso discorso per Nagatomo, il cui profilo risponde precisamente alle esigenze di Mazzarri, anch’egli dotato di facilità di corsa e soprattutto grande resistenza. I due esterni risultano preziosi in copertura essendo per natura dei terzini con buona propensione offensiva: riescono a garantire profondità alla manovra ma soprattutto costituiscono un moto perpetuo sulle fasce attaccando e difendendo senza soluzione di continuità

In avanti a sostegno dell’unica punta Palacio – forse il miglior elemento in forza alla squadra meneghina – agirà il ritrovato Alvarez, rispolverato da Mazzarri che ne ha fatto il perno della manovra offensiva, sulla falsariga di quello che era Hamsik al Napoli. L’argentino verrà schierato sulla trequarti ed avrà il compito di muoversi su tutto il fronte offensivo, sempre pronto ad attaccare gli spazi, inserendosi tra i difensori avversari sia quando l’azione si sviluppa centralmente sia quando si alterna il fronte del gioco in zona esterna

ROMA – Rudi Garcia verso la conferma del 4-3-3 finora foriero di grandi soddisfazioni ed equilibrio in campo.

Roma probabile schieramento

Tra i pali certa la presenza di Morgan De Sanctis così come quella dei centrali di difesa Benatia-Castan, in costante crescita. Il brasiliano messo in discussione la passata stagione ha trovato la giusta dimensione nel nuovo atteggiamento difensivo. Con la consistente riduzione degli spazi da difendere, sono emerse tutte le sue qualità di leader difensivo anche in virtù della diminuzione delle situazioni di palla scoperta che costringevano l’ex Corinthians, preso di infilata, a battersi in velocità con l’avversario, con esiti spesso negativi. Ai margini del campo nessun dubbio per l’impiego di Balzaretti sulla sinistra, allo stesso modo non sussiste titubanza sulla discesa in campo di Torosidis di nuovo titolare in assenza di Maicon. I due terzini dovranno contenere le fiammate divampanti degli esterni avversari appoggiando cautamente la manovra offensiva.

A centrocampo non vi é odore di riposo per i tre effettivi di Garcia, sempre impiegati in trio dalla seconda giornata in poi( a Livorno mancava Strootman infortunato). De Rossi avrà consegne maggiormente difensive, tenendo d’occhio Alvarez disposto nella sua stessa zona territoriale. Pjanic invece si occuperà prevalentemente di orchestrare la manovra dispensando assist per il tridente capitolino con Strootman anello di congiunzione tra le virtù dei suoi due compagni di reparto. L’olandese sarà chiamato ad una gara di grande sacrificio e mai come in questa occasione potrebbe essere decisiva l’attitudine alla conclusione da fuori, considerato l’equilibrio che caratterizzerà la sfida.

Di semplice composizione anche l’avanguardia giallorossa. I problemi fisici di Ljajic, in dubbio per la ricomparsa di qualche dolore muscolare, aprono la strada alla riproposizione del tridente che ha steso il Bologna. Sulla destra largo a Florenzi, sempre prodigo di inserimenti e faticatore nella fase di non possesso nella quale sovviene in aiuto della mediana. Sulla sinistra Garcia riproporrà il letale Gervinho. L’ivoriano attraverso convincenti prestazioni sembra aver messo a tacere le critiche che hanno accompagnato la sua esperienza nella capitale fin dagli albori.Il numero 27 romanista non sarà bello da vedere con quell’andatura ciondolante e lo strano modo di puntare l’avversario. Ma una cosa é certa, ovvero che la sua efficacia negli schemi di Rudi Garcia è comprovata dall’alto rendimento delle sue prestazioni non solo quantitativamente, inesauribile nella corsa dal primo al novantesimo, ma anche qualitativamente, date le 3 reti messe a segno finora. Partendo largo il propulsore giallorosso é in grado di accentrarsi per liberare la conclusione e di creare superiorità attraverso le sue brucianti accelerazioni. Al centro dell’attacco il capitano Francesco Totti per il quale Garcia in settimana ha speso parole celebrative durante un’intervista rilasciata ad un’emittente radiofonica del suo paese. L’allenatore romanista ha definito il capitano “Uno dei più grandi giocatori della storia del calcio”. Al numero 10 spetterà il compito di inventare assist per premiare gli inserimenti dei suoi compagni facendosi trovare pronto in zona gol.

A cura di Danilo Sancamillo

Twitter @DSancamillo

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