IL MESSAGGERO Totti, i segreti della cura

Totti Infortunio

(G.D’Ubaldo) – Francesco Totti vuole accorciare i tempi per tornare in campo. Per farlo ha scelto di curarsi con i fattori di crescita. Che cosa sono ? Facciamo un passo indietro. Fino al 2010 la Wada considerava questa una procedura che andava autorizzata. I fattori di crescita non danno un miglioramento della performance sportiva, ma erano considerati nell’ambito del doping perchè prevedono manipolazione del sangue. Quindi la Wada, il Cio e la Fifa erano molto cauti. Poi la terapia è stato regolamentata, ma ogni Paese adotta una normativa diversa.

L’Italia protegge e tutela il paziente totalmente perchè è previsto l’intervento di un ematologo autorizzato dal Ministero della Salute. I fattori di crescita possono essere praticati solo sotto il controllo del centro trasfusionale degli ospedali pubblici. In Francia, Germania e Inghilterra la normativa è identica a quella dell’Italia, mentre in Spagna qualsiasi medico può fare i fattori di crescita, senza l’intervento dell’ematologo. In questo caso i controlli sono meno rigorosi.

I fattori di crescita sono le proteine contenute nel sangue (piastrine e siero) che attivano i processi di riparazione del tessuto connettivale. Vengono usati nella regione in cui è necessario uno stimolo per guarire, sfiammare o cicatrizzare una lesione. Quest’ultimo è il caso di Totti. Lunedì a Villa Stuart c’è stata la prima applicazione. Gli sono stati tolti 10 centilitri di sangue dal braccio destro. Il contenuto della provetta poi è stato inserito in una centrifuga che gira così velocemente da isolare le tre componenti del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Si isolano perchè hanno un peso molecolare differente e le piastrine, sotto una cappa sterile, finiscono in una provetta grazie all’operato dell’ematologa del centro trasfusionale. Le piastrine accelerano il processo di riparazione dei tessuti, in particolare aiutano la cicatrizzazione. 

I fattori di crescita si possono anche utilizzare come elemento antinfiammatorio nelle articolazioni, come è stato nel caso di Destro. Sono considerati utili anche nelle tendiniti. Per esempio nei tennisti questa terapia è indicata per l’epicondilite.  La provetta con le piastrine isolate passa direttamente dalle mani dell’ematologo a quelle dell’ortopedico che cura Totti. Tutto secondo il protocollo autorizzato dal Ministrero della Sanità. L’operazione deve avvenire al massimo nel giro di un quarto d’ora, perchè le piastrine dopo 20 minuti diventano solide. Il preparato viene indotto nella zona da trattare con una semplice infiltrazione, che va guidata da una sonda ecografica per localizzare esattamente dove si trova la lesione.

Il protocollo prevede tre infiltrazioni, una a settimana. Ma se ne possono fare anche meno, se il processo di cicatrizzazione fa registrare progressi evidenti. Per Totti è previsto un controllo venerdì e solo dopo si deciderà se andare avanti. I fattori di crescita permettono comunque di cominciare prima la fisioterapia. Totti può già riprendere a camminare senza limiti. La sua lesione spiroide di un tendine e di un muscolo dietro la gamba destra è vasta qualche centimetro. La speranza è che con questa terapia il capitano possa rientrare in campo più rapidamente, rispetto alla previsione inizialmente fissata per i primi di dicembre.

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