IL MESSAGGERO Rudi felice: “I tre punti più pesanti”

Rudi Garcia

(U.Trani) “Sì è la vittoria più bella. E conterà a fine stagione perché vale più di tre punti». Garcia pesa il risultato di Udine.E non perché lo fa re d’Italia con Capello per i nove successi. «Non mi interessano i record, anche se restano. Preferisco i titoli. Lo ha detto anche De Rossi dopo la partita contro il Napoli: lui ne aveva vinte undici, arrivando però quinto. Anch’io preferisco avere una buona sorpresa a fine anno. Non si tratta di mancanza di ambizione: se facciamo lo sprint finale, allora vedremo dove possiamo arrivare. Io non voglio che imiei tifosi siano delusi. Siamo primi e lo meritiamo».

Rudi sa, insomma, che cosa lo aspetta. Tra pochissimo. «Dobbiamo pensare alla gara con il Chievo: tutti ora credono che vinceremo facilmente, ma è proprio il contrario. Sarà il match più difficile e il più importante. Io non faccio una tabella di marcia, non dico che questa partita la perderemo sicuro o la vinceremo facile. Comunque giochiamo giovedì ed è sufficiente per essere concentrati». Replica, intanto, a chi parla di buona sorte.

PANCHINA DECISIVA «La fortuna si provoca. Non arriva mai sola. Se uno dà tutto in campo durante la settimana e sfrutta le occasioni è molto importante. Non dimentico che abbiamo giocato in dieci ma nel primo tempo potevamo giocare noi in undici e l’Udinese con un uomo inmeno. Questa non è fortuna è calcio, dipende da quello che succede in una gara. Per una partita va bene anche giocare in dieci. Le linee sono più strette, si sfruttano velocità e calci piazzati. Per questo motivo è uscito Borriello, avevamo bisogno di rapidità ». «Il gol è nato da un’azione bellissima». Applauso alle riserve e non esclusivamente all’americano che realizza il primo gol stagionale. «Stavolta, ancora più che in altre partite, abbiamo avuto bisogno di forze nuove. Bradley e Marquinho erano le mosse giuste per creare pericoli. Non abbiamo fermato il gioco, giocando per vincere anche in dieci. Non dimentichiamoci che mancavano Totti e Gervinho. Sono tutti importanti i miei giocatori, lo ripeto sempre: uno che è in panchina oggi, sarà titolare domani». Spiega perché la Roma non ha funzionato nel primo tempo: «Abbiamo sofferto troppo sulle ripartenze: colpa nostra. Troppi spazi lasciati all’Udinese. Non abbiamo difeso bene, ma non dietro. Come equilibrio di squadra. Nell’intervallo ho spiegato come cambiare ed è andata molto meglio. Dovevamo usare meglio le fasce».

SIPARIETTO IN DIRETTA TV A Stadio sprint, Conte parla da Torino e il francese lo ascolta da Udine. «Guardiamo la Roma con occhi interessati, è una squadra che sta lavorando molto bene. Complimenti a Garcia che ho avuto il piacere di conoscere quando siamo stati a Trigoria, in un posto molto difficile da gestire». Rudi restituisce subito gli elogi al mittente bianconero: «Complimenti ad Antonio che ha vinto stasera. E ha conquistato scudetti. Io non ho vinto nulla per il momento». Ma Conte insiste: «Quando si parla di Garcia, ha vinto in Francia uno scudetto e quando si conquistano titoli non lo si fa mai per caso. Faccio i complimenti alla Roma». Che torna a casa con altri due diffidati, oltre a Benatia e Castan: De Rossi e Florenzi.

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