IL MESSAGGERO Occhio ai gufi finti giallorossi

Esultanza

(P. Liguori) – San Siro, punto e a capo. Si ricomincia da qui: i punti, i gol fatti e subiti, le prestazioni della squadra e dei singoli sono tutti in discussione. Contano, ma adesso incontriamo una concorrente diretta. Noi abbiamo Rudi, ma loro hanno Mazzarri, che li ha rigenerati. Ci aspettano al Meazza per metterci alla prova e tutta l’Italia calcistica è lì a guardare e si chiede: ma questa Roma sarà una cosa seria davvero? Aspettano il fischio finale per un giudizio. E noi anche, con qualche differenza però. Ci sono stati molti anni nei quali San Siro era una maledizione, nerazzurra e rossonera. Venivamo, giocavamo e perdevamo. Anche per caso, o per un furtarello. Stadio proibito, niente da fare. Poi sono venuti anni opposti: venivamo e vincevamo, soprattutto con l’Inter. Grandi sfide, grandi gol, campionato e coppe.

San Siro è arrivata perfino ad applaudire Totti: poco, ma l’ho visto con i miei occhi. Stasera ci temono e per questo dobbiamo fare doppia attenzione: al nostro gioco e alle loro ripartenze. Non abbiamo paura, siamo di nuovo la Roma, solida e coraggiosa. Abbiamo i giocatori giusti e un gioco che ha una logica. Il centrocampo aiuta e protegge la difesa, l’attacco parte all’improvviso e, finora, ha sbagliato pochissimo.

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