GAZZETTA DELLO SPORT La Roma blinda Pjanic: rinnovo sino al 2018 contro i rilanci United

Pjanic

(A.Pugliese) – L’obiettivo è blindarlo, prima che sia troppo tardi. Così le grandi manovre in casa Roma sono già partite e la prossima settimana potrebbe arrivare la fumata bianca. Perché Miralem Pjanic sta dimostrando di essere un giocatore meraviglioso e perché a Trigoria sanno che David Moyes ha messo il suo nome in cima alla lista dei desideri per sistemare il Manchester United e riportarlo ai fasti vissuti fino ad un anno fa con Ferguson.

CONTRATTO E UNITED  Pjanic ha un contratto con i giallorossi fino al 2015 a 4,3 milioni lordi (più premi individuali e ad obiettivo), che il prossimo anno saliranno a 4,5. Del suo rinnovo si era già cominciato a parlare alla fine della scorsa stagione, ma la Roma si aspettava che Miralem dimostrasse fino in fondo il suo talento. Cosa successa in questo avvio di stagione, che ha messo il bosniaco sotto la lente d’ingrandimento dei top club europei (Il Tottenham in estate preferiva lui a Lamela, fu Garcia a porre il veto sulla sua cessione). Così quando Pallotta è stato in Italia per Roma-Napoli ha dato l’okay a Baldissoni e Sabatini per procedere con il rinnovo, tanto che la Roma ha già parlato la scorsa settimana con Michael Becker, l’agente, e papà Fahrudin: Pjanic vuole un quinquennale da 2,8 netti a salire (considerando anche il Mondiale in arrivo), la Roma lo accontenterà e la firma potrebbe arrivare ad inizio novembre, con scadenza giugno 2018.Anche perché un intermediario bosniaco, Mehmed Baždarevic, ha già fatto sapere che lo United ha preso informazioni ed è pronto a sborsare fino a 30 milioni per averlo. E prima che i Red Devils «ingolosiscano» il giocatore, la Roma ha deciso di blindarlo.

GARCIA E LA STORIA  Intanto, domani sera Pjanic e la Roma andranno a caccia della decima vittoria consecutiva, il che sarebbe record solitario in A come striscia iniziale. «È una partita difficile, ma i giocatori sanno che la storia è troppo bella per calare d’intensità — dice Rudi Garcia —. Tutti pensano che sia una partita già vinta, ma l’ultimo posto del Chievo è casuale, la possiamo vincere rimanendo umili e giocando al 100%». Garcia mancherà di Totti e Maicon, quasi sicuramente anche di Gervinho («Ha corso, è importante, ha quasi recuperato al 100%, ma se non ce la farà sarà ok per Torino»). «Il turnover? È possibile, ma non mi parlate di fortuna. Se è fortuna vincere senza Totti e Gervinho o perdere Maicon ditelo voi… Anche il gol che salva Castan a Udine o De Rossi con il Napoli non è fortuna, ma voglia, rabbia e cattiveria». Allora forse ha ragione Sabatini, l’obiettivo è mantenere il distacco. «Quello sul quarto posto però, il mio obiettivo resta quello — chiude Garcia — E fare lo sprint con Napoli e Juve, che restano le favorite».

(ha collaborato Chiara Zucchelli)

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