GAZZETTA DELLO SPORT Infantino: “Razzismo o campanilismo? Decide la Figc come agire”

Lo stadio Giuseppe Meazza di Milano

(M.Galdi) – In Italia si discute sulla differenza tra discriminazione razziale e territoriale. Ecco l’intervista a Gianni Infantino, segretario generale dell’Uefa che è riunita in questi giorni a Strasburgo.

L’Uefa ha introdotto sanzioni definite dure quando non si tratta di razzismo ma di discriminazione territoriale ? Abbiamo letto anche noi delle vicende legate alla chiusura di San Siro. La posizione dell’Uefa è chiarissima e il nostro regolamento di disciplina è altrettanto chiaro. Abbiamo introdotto delle punizioni esemplari per le discriminazioni in generale. Noi vogliamo che passi un messaggio: zero tolleranza verso le discriminazioni.

2 Ma esiste una differenza tra razzismo e campanilismo, che molti sostengono si celi dietro quello che viene tacciato di discriminazione territoriale ? Noi parliamo in generale di discriminazioni, ma siamo in contatto con le Federazioni e con loro il confronto è sempre aperto e chiaro. Era necessario dare un segnale forte contro le discriminazioni e aver previsto sanzioni dure è importante. Poi la differenziazione tra le tipologie delle discriminazioni è compito delle Federazioni.

3 L’Uefa in futuro potrebbe fare delle differenziazioni tra le discriminazioni e le sanzioni ? Non voglio parlare dell’Italia, ma della Scozia. In quella Federazione era molto importante la discriminazione religiosa e hanno ritenuto che fosse necessario intervenire. Perciò in vi r tù di ques ta interpretazione sia a livello nazionale sia per impegni internazionali, teniamo conto questi aspetti.

 

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