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CORRIERE DELLA SERA Garcia e la sfida all’Inter “Mi fido dei miei al 200%”

Garcia

(L. Valdiserri) «Se mi fido di questa Roma al 100%? Di più. Al 200%». Rudi Garcia non lascia, raddoppia. Non gli è bastato stabilire il record giallorosso di sei vittorie consecutive nelle prime sei gare di campionato. Vuole la settima. A San Siro. Contro l’Inter. Il tecnico francese non è impazzito. Il rispetto per l’avversario resta sempre altissimo e non c’è spazio per proclami roboanti o per la parola proibita. È quello che Garcia vede tutti i giorni in allenamento, e poi in campo in partita, che lo fa stare tranquillo: «Vedo la squadra vivere bene insieme e quando facciamo gol sono tutti felici, anche quelli in panchina. La gioia è collettiva e ti dà la voglia di giocare bene, di vincere le partite, di partecipare e di aiutare il compagno. È una cosa fondamentale nel calcio. Si può avere talento, e Roma e Inter ne metteranno in campo tanto, ma si gioca sempre in 11. Di più, in 14 con le sostituzioni. Se si è di aiuto ai compagni, si ottengono migliori risultati».

La sfida all’Inter è importante, ma Garcia non accetta l’etichetta di primo big match della stagione: «Perché, il derby non lo era? E poi ogni partita è difficile. Guardate il Livorno: contro di noi, a qualcuno ma non a me, è sembrato poca cosa. Poi ha ottenuto tanti risultati positivi». La squadra lo segue, Garcia la difende sempre: «Siamo sereni. Quando vinci è più facile essere motivati e lavorare con fiducia. L’effetto San Siro? Si fa questo mestiere per giocare grandi partite in stadi pieni. E poi ci saranno 5.000 tifosi a darci una mano».

Una sola cosa non gli piace, la possibile inversione di campo per Roma-Napoli del 19 ottobre: «Non aspetto il risultato di Inter-Roma per farmi la mia idea. Il calendario prevede Roma-Napoli, non Napoli-Roma. Dobbiamo giocare in casa. Ma vedremo lunedì, adesso la mia testa è solo sulla partita contro l’Inter. Dobbiamo essere concentrati, perché vincere a San Siro sarà molto difficile. Ma, se ce la facciamo, sarà una cosa grandissima. Non voglio interrompere la striscia di vittorie perché così la squadra avrà sempre più fiducia in se stessa e nel suo gioco».

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