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GAZZETTA GIALLOROSSA Roma Caput Serie A

Benatia

Letteralmente, Capitale della Serie A. E non succedeva da tempo. Perché da un po’ eravamo finiti in provincia, a fare una vita tranquilla, senza coppe e senza onore. Quello che ci ha restituito un certo Rudi Garcia, l’uomo del D-Day al contrario. Il francese che ha salvato gli americani, il prete che ha riportato la chiesa al centro del villaggio, arrivato sotto le note del “porompompero” e finito per cantare Roma Roma Roma.

Cinque vittorie su cinque incontri di campionato, mai successo a Roma. Raramente in Italia. L’ultimo a riuscirci fu Fabio Capello con la sua Juventus. Mise di seguito nove vittorie una dopo l’altra, e a fine stagione vinse lo scudetto. Quello di Calciopoli e della stella. Quello che oggi si adagia in bella vista nella bacheca interista. A Roma un record era stato sfiorato solo nella stagione 1960/61. In quel caso i giallorossi, dopo le vittorie su Bari, Udinese, Torino e Spal, erano primi a punteggio pieno dopo 4 giornate. A fine stagione la Roma non vinse lo scudetto, ma la Lazio arrivò ultima in classifica e retrocedette. Segni del destino?

Cinque vittorie su cinque arrivate nella ripresa. Tutte le 12 reti (di cui 11 dopo la prima sostituzione) dei giallorossi sono state effettuate nel secondo tempo delle gare e l’unico gol subito, da Biabiany, è arrivato nel primo tempo. Il possesso palla più alto della Serie A (62,2 minuti di media), la migliore difesa (1 rete) e il secondo miglior attacco (12 reti). Numeri da capogiro qui a Roma.

La vetta è stata quindi conquistata così, con una precisione micidiale, quasi matematica. Ma i sogni sono difficili da arginare con i numeri. Sopratutto quelli di una tifoseria che aspetta da tanto e che ha sofferto tanto. Che adesso ha voglia di vincere. Se non succederà, pazienza. Ci teniamo questo piccolo record. Questa bellissima atmosfera e le lacrime di Balzaretti. Non arricchirà la bacheca di Trigoria, ma è sicuramente il nostro secondo tempo. Uno di quelli che Rudi Garcia e i suoi uomini ci stanno abituando a vincere.

E allora bonne chance Rudi, bonne chance Roma.

A cura di Flavio Festuccia

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