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GAZZETTA DELLO SPORT Dubbi Totti: “Se avessi avuto altri due anni…”

Totti

(A. Pugliese) – James Pallotta ha assicurato di non avere la minima paura di vederlo andar via, «tutte le discussioni sul suo rinnovo contrattuale sono sul suo futuro da dirigente, vogliamo che resti per sempre con noi». Francesco Totti ha ascoltato, incontrato il presidente in questi giorni a Kansas City e riflettuto. Del resto, alla scadenza del suo contratto (giugno 2014) manca quasi un anno, ma ogni giorno che passa in più salgono i dubbi e le ansie, soprattutto dei tifosi. A cominciare da quella battuta rilasciata a Trigoria nel giorno della presentazione delle nuova maglia, «l’ultima per me di una lunga serie».

Battuta a metà «Quella è stata una battuta, quasi un gioco — ha detto il capitano giallorosso a Kansas City, in un’intervista rilasciata nei giorni scorsi ad Espn —. Questo è l’ultimo anno del mio contratto, che è in scadenza. Io non ho nulla contro il club. Ma se avessi avuto altri due o tre anni di contratto, non avrei certo detto quelle frasi ». Et voilà, ci siamo. Seppur con la voglia dimettere a tacere tutte le voci, Francesco ha sottolineato (ancora una volta) il suo fastidio attuale. Puntava ad arrivare al ritiro di Riscone con il contratto già in tasca, si aspettava un segnale da parte del club. Di certo, spera di iniziare la stagione con la firma in calce. Francesco si aspetta un rinnovo biennale fino al 2016, quasi un atto di fiducia della società. Se poi dovrà ammainare bandiera bianca prima, sarà lui il primo a tirarsi indietro. «Se mi sentirò bene fisicamente, voglio continuare a giocare — ha aggiunto —. Ho avuto una carriera bella e lunga, ma il tempo passa e penso che le cose stiano succedendo rapidamente».

Oneclub man Poi Totti è tornato sulla sua carriera, lui che in America in questi giorni è stato presentato come il «Oneclub man», «King of Rome» o anche semplicemente uno dei più «lethal strikers of ever». «Sono felice della mia carriera, anche se sono uno che non si pone limiti. Certo, avremmo potuto vincere più trofei con la Roma, tra scudetti e coppe, ma sfortunatamente non è successo ». Resta il fatto di aver indossato una sola maglia, cosa che in America lo trasforma come uno degli immortali. «Sono sempre stato un tifoso della Roma e indossare questa maglia è sempre stata la mia ambizione. A parte la lealtà che ho dimostrato, quello che mi ha spinto a restare qui è l’amore e la passione per il club». Chiusura con un altro sms a De Rossi: «Spero che Daniele alla fine faccia quello che ho fatto io, è un giocatore fondamentale per noi, un top player che può cambiare ogni partita, in ogni momento ». Da un «oneclub man», è molto più di un semplice messaggio…

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