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IL ROMANISTA De Rossi, voglia di ricominciare

De Rossi

(V. Meta) – Appuntamento a Trigoria prima della partenza per gli Stati Uniti. Sono rimasti così la Roma e Daniele De Rossi, che prima di dichiararsi ufficialmente in vacanza è passato al Bernardini per un incontro breve e informale con Walter Sabatini. Un fuori programma che ha piacevolmente sorpreso la società, visto che a Trigoria nessuno si aspettava di vederlo arrivare, durato in tutto non più di una quindicina di minuti: d’altra parte, quando è partito per la lunga trasferta con la Nazionale, De Rossi ha lasciato una Roma senza allenatore e senza strategie di mercato precise, normale che prima delle ferie volesse farsi dire da chi si sta occupando della costruzione della squadra quale sia lo stato dell’arte a una settimana dal raduno. Dopo i complimenti per le belle prove nella Confederations Cup, Sabatini gli ha fatto il punto della situazione e gli ha illustrato che Roma vorrebbe costruire per Rudi Garcia.

E De Rossi in questa Roma c’è. Non si è parlato di Chelsea, Mourinho o ipotesi di cessione (difficile farlo in un quarto d’ora), anche perché Daniele vuole innanzitutto farsi conoscere dal nuovo allenatore, cosa che avrà modo di fare a partire dalla tournée negli Stati Uniti. Voglia di conoscersi reciproca, visto che fra le prime cose dette da Garcia il giorno della sua presentazione c’era proprio il desiderio di cominciare a lavorare con De Rossi, «anche perché le sue qualità le conosciamo bene». Il tutto nel giorno in cui dall’Inghilterra si tornava a parlare della presunta offerta di dodici milioni di euro da parte del Chelsea, già ventilata poco più di un mese fa, al momento del viaggio di Baldini a Londra per la cessione di Stekelenburg. In realtà la Roma non ha ricevuto alcuna proposta da Stamford Bridge o da altrove, per quanto De Rossi sappia di avere in Mourinho uno dei suoi primi estimatori. Stima reciproca, peraltro, ma da qui a dire che le richieste del tecnico portoghese saranno esaudite e il centrocampista l’anno prossimo giocherà in Premier c’è un abisso.

Se poi una proposta dovesse davvero pervenire a Sabatini, il ds e il giocatore ne parlerebbero e valuterebbero, ma l’ultima parola starà comunque a Daniele. Ormai da anni non passa estate senza che si parli di possibile cessione di De Rossi, lo scorso anno addirittura sembrava che il trasferimento al Manchester City fosse a un passo nelle ultime ore di mercato, ma decisiva fu la parola del giocatore che scelse di restare. Oggi la situazione è diversa, e non solo perché le parole dalla zona mista del Maracanà sono state piuttosto esplicite, ma anche per la prospettiva di un tecnico nuovo da conoscere e di una stagione sbagliata da riscattare. Magari per mettere a tacere tutte le «chiacchiere vergognose». Basterebbero un paio di mesi su livelli normali e c’è da scommettere che in tanti si rimangerebbero critiche e cattiverie, e De Rossi è il primo a saperlo. Come ogni anno ormai da molti anni, anche questa volta la priorità è sempre la Roma, anche perché Daniele l’ha lasciata in una sera troppo brutta per lasciare che fosse quella la sua ultima partita in giallorosso

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