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GAZZETTA GIALLOROSSA Sabatini e l’esercito di esuberi: un tesoretto da 15 milioni

 

Walter Sabatini

I 99 giocatori tesserati dal Genoa di Enrico Preziosi rappresentano un record. Il patron dell’Udinese Pozzo ha acquistato addirittura due squadre, il Granada in Spagna e il Watford in Inghilterra, per far crescere i giocatori in eccesso. Tra prestiti e comproprietà, tra giovani di prospettiva e investimenti più o meno sbagliati, le squadre italiane si trovano a possedere rose extra-large e la Roma non fa eccezione. Oltre al rafforzamento della rosa da mettere a disposizione di Rudi Garcia, Walter Sabatini deve far fronte a tante situazioni e richieste per alcuni giocatori di proprietà della Roma che però potrebbero garantire alla società introiti e risparmi pesanti sul monte ingaggi.

VECCHIA GUARDIA – La scorsa stagione per il ritiro di Riscone partirono Pizarro, Juan, Simplicio, Rosi e Heinze oltre a Bojan, Josè Angel, Borriello, Okaka, Bertolacci, Greco e i giovani Verre e Proietti Gaffi. Tredici elementi che risposero agli ordini di Zeman per poi seguire destini diversi: i primi cinque, con Juan e Simplicio in chiara difficoltà nelle sedute d’allenamento del boemo, arrivarono alla rescissione consensuale dei rispettivi contratti con la società. Gli spagnoli, anche loro spesso in fondo al gruppo, trovarono sistemazione durante il mercato come anche gli altri. Brighi non raggiunse Riscone, andando al Torino: proprio il centrocampista romagnolo ha ancora un anno di contratto con la Roma e Sabatini vorrebbe sistemarlo definitivamente al Torino, risparmiando così i 2.3 milioni di euro di ingaggio lordo previsti. Difficilmente Rudi Garcia vedrà in gruppo Marco Borriello, per cui Sabatini nei prossimi giorni dovrebbe trovare una soluzione definitiva con il Genoa. Il nodo è proprio l’ingaggio: Preziosi non può permettersi i 5.4 milioni lordi guadagnati dal centravanti e, nello scambio con Gilardino, il presidente genoano vorrebbe un contributo dalla Roma come già fatto nell’ultima stagione. Sarebbero già 7.7 milioni in meno sul monte ingaggi, a cui si va ad aggiungere il risparmio derivante dai contratti di Julio Sergio e Taddei che a Riscone dovrebbero esserci: il portiere, come da contratto in vigore sino al prossimo 30 giugno, vedrà il suo emolumento dimezzarsi da 1.4 a 0.7 lordi, mentre l’esterno brasiliano vedrà calare le proprie entrate da 2.8 a 1.9 milioni di euro. Al lordo un risparmio di 1.6 a cui aggiungere i 2.6 del contratto scaduto e non rinnovato di Simone Perrotta. Sono 4.2 milioni già a disposizione (5.2 mln qualora J.Sergio e Taddei lasciassero la Capitale) che andrebbero reinvestiti per un portiere di garanzie come Julio Cesar.

QUINDICI MILIONI – La matematica non è il mestiere di Sabatini ma, nelle tante riunioni fatte, c’è da scommettere che Fenucci non abbia mancato di presentargli una lista dettagliata di “tagli”: ai 12.9 milioni derivanti da Brighi, Borriello, J.Sergio, Taddei e Perrotta, c’è ancora da aggiungere un’intera squadra. Senza contare il contributo che potrebbe arrivare da una cessione di Curci o di Svedkauskas (grandi potenzialità da sviluppare giocando magari in Lega Pro), restano otto ragazzi da piazzare oltre ad altrettanti usciti dall’ultima Primavera che saranno fuori quota per la prossima. Dalle cessioni dei vari Nego, Crescenzi, Sini, Frascatore, D’Alessandro, Ciciretti, Scardina e Proietti Gaffi potrebbero uscire almeno altri 2-3 milioni per arrivare ad un importante tesoretto di circa 15-16 milioni tutt’altro che da buttare. Un vivaio inesauribile da cui attingere quello giallorosso, che ha permesso a Sabatini di fare movimenti importanti a costo zero (la metà di Caprari per le comproprietà di Politano e Piscitella e il prestito di Viviani per dirne una). Dall’ultima “nidiata” gestita da Alberto De Rossi usciranno ragazzi di ottimo talento come Marco Frediani, Matteo e Federico Ricci, Bumba (i quattro con più chance di andare a Riscone), Pagliarini, Yamnaine e Leonardo Gonzalez. Proprio ieri sono passati al FeralpiSalò (Lega Pro Prima Divisione) Carboni a titolo definitivo e Rosato in comproprietà, la difesa centrale che lascerà spazio ai ’96 Calabresi e Capradossi. Per ultimo abbiamo lasciato Jonathan Lucca: il ragazzo classe ’94 è arrivato a Trigoria dall’Internacional di Porto Alegre per 700.000 euro, scovato personalmente da Baldini. Ha alternato allenamenti tra prima squadra e Primavera fino all’avvento di Andreazzoli. De Rossi gli ha dato spazio a centrocampo, ma gli evidenti limiti tecnici e dinamici lo hanno portato ad essere posto ai margini della prima squadra dove negli allenamenti veniva addirittura utilizzato da difensore centrale. Un mistero con altri quattro anni di contratto.

Daniele Luciani

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