IL TEMPO “De Rossi è sul mercato”

Pallotta

(A. Austini) – De Rossi non è incedibile. Lo ha detto Baldini a novembre dell’anno scorso, lo conferma adesso Pallotta da New York. «We’ll see», «vedremo» risponde il presidente quando gli chiedono se il centrocampista resterà alla Roma.

Il dubbio non sorprende, ma fa rumore. Perché finora il «boss» non si era mai espresso in termini così diretti sulla questione. «Tutti i giocatori – spiega Pallotta – sono sempre sul mercato, vale lo stesso per i miei Celtics».

Nell’intervista realizzata da Rai International e trasmessa da Rai 1 Pallotta dice anche che De Rossi sta giocando una Confederations Cup «terrific», ovvero «eccezionale». Non lo scarica, quindi, ma sa quanto sia diventata complicata la situazione del centrocampista nella Capitale e che la sua cessione aiuterebbe non poco i dirigenti a realizzare gli acquisti chiesti da Garcia. Senza contare gli effetti benefici sul bilancio.

Al rientro dalla Confederations il mediano parlerà con i dirigenti e il nuovo allenatore, ma la mossa decisiva che può cambiare la situazione devono farla Mourinho e/o Ancelotti, i due tecnici interessati a De Rossi. Solo un’offerta importante di Chelsea e Real è in grado di coprire il suo contratto da quasi 11 milioni lordi e accontentare le esigenze della Roma per il cartellino. Non più i 40-50 milioni che valeva anni fa, ma almeno una quindicina.

Tutti sono cedibili. Osvaldo, ovviamente, ma anche Marquinhos, Lamela e Pjanic se arrivassero offerte irrinunciabili e utili per migliorare la squadra: non vuol dire che partiranno, ma questa è la filosofia degli americani. Tutti tranne uno: Pallotta fa un’eccezione per il capitano.

In ballo c’è un rinnovo mancante che può diventare una miccia più esplosiva di De Rossi. Il capitano vorrebbe subito altri due anni di contratto da aggiungere a quello restante sull’accordo in vigore, senza rinunciare ai cinque anni da dirigenti che gli ha garantito la vecchia proprietà. Gli americani vorrebbero invece fare un passo per volta. «Non so se Francesco – aggiunge Pallotta – voglia davvero giocare fino a 40 anni come dice. Se ce la farà, poi inizierete a chiedermi se continuerà fino a 50 anni… ». Come a dire: il problema rischia di ripresentarsi in eterno.

Pallotta guarda avanti e si augura, al quarto tentativo, di aver trovato finalmente l’allenatore giusto. «Ho incontrato Garcia qui a New York – spiega – e dopo un’ora ho capito che sarebbe stato l’uomo giusto e che resterà a lungo». Resistere per due campionati interi sarebbe già un bel passo in avanti.

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