CORRIERE DELLO SPORT Alle radici di Garcia

Rudi Garcia

(M. Evangelisti) – «No, guardi, io non so dove abiti Rudi Garcia. Posso dirle solo questo: sono contento per voi e triste per noi». Dove voi sarebbero i romanisti, che possono facilmente essere confusi con i cronisti, e noi i ragazzi, i vecchi e le donne del Nord della Francia(…).
Questa è una strofetta che va alla moda lungo le strade spaziose e i vicoli fiamminghi di Lilla, città che si stiracchia al mattino nella foschia e poi finisce col regalare giorni lunghi e luminosi come un raggio di sole che cala dalla vetrata di una cattedrale. E’ la città dove l’inafferrabile non è Zorro ma è Garcia, che vive come giocano le sue squadre, in perpetuo spostamento, di corsa tra il verde del Pas de Calais e l’oro brunito dei tetti di Parigi.
Nella capitale si sono trasferite le figlie Carla, di 21 anni, per lavorare nella moda; Clara di 16 e Lena di 14, che frequentano scuole di classe; la moglie Véronique. Adesso che Rudi cambia persino Paese d’adozione, loro restano lì e la Roma si prepara ad accogliere un allenatore pendolare. Perché pare siano chiacchiere quelle che vogliono Garcia separato dalla consorte conosciuta quando del Lilla era solo un oscuro centrocampista generoso di fiato e avarissimo di gol. «Non so da dove vengano queste storie – dice Guy Marseguerra, direttore del Teatro Sébastopol e amico stretto di Rudi – Lui è attaccatissimo alla famiglia. La moglie mi ha mandato un messaggio. Eccolo qui: “Forza Roma”».

BACI DA NEW YORK – Marseguerra è di origine siciliana. Racconta quel che pensa ed è avaro di quel che sa quanto Garcia lo era di gol. Però sa tanto. «Ecco qui un sms di Rudi. “Sono a New York, vado a chiudere con la Roma. Baci”. L’ultima parola in italiano». Si conoscono da cinque anni. Arrivò un tornado a Hautmont, il paese di Guy. Tornado e paese si dissolsero insieme. Vennero organizzate una serie di concerti e spettacoli per la ricostruzione e perfino una partita tra Lilla e Valenciennes. «Parlammo di teatro. Rudi lo ama. Viene qui qualsiasi cosa ci sia in cartellone. Ad aprile ha visto lo show di Gad El Maleh, il numero uno dei comici francesi. Grande appassionato di calcio, peraltro».

Scardiniamo le leggende con l’aiuto di Marseguerra. «Oh, Garcia. Non ha mai imparato a suonare la chitarra. Quel video che gira su Internet era uno scherzo da spogliatoio. Tre accordi. Nessuno lo aveva mai guardato finché non è uscita la storia della Roma». Se mente sul suo amico, Guy mente per affetto: «Io andrei in guerra per lui e so che se mi giro lo trovo a proteggermi le spalle. Chiamatemi tra tre mesi e mi direte se avevo ragione: vi innamorerete di lui, è inevitabile. Duecentomila abitanti o cinque milioni, cinque giornalisti o cinquanta per Rudi sono esattamente le medesime cose. Non ha paura di niente. Gli piacciono le sfide e a Roma le troverà».

LA LATTERIA – Gli piacciono le sfide. Gli piace tutto ciò che fa ribollire il giorno e la notte come una pentola di latte. A proposito: il ristorante dove va di preferenza a banchettare sulle vittorie si chiama La laiterie, la latteria. Una stella sulla guida Michelin. (…)Dove va, trova un tesoro sotto forma di gente che gli vuol bene.(…)

LA SCOMMESSA – Per convincerlo a finanziare un’attività commerciale è stata necessaria una scommessa. Superata La Bottega e il negozio di prodotti italiani che la fronteggia, procedendo in mezzo alle pasticcerie, ai fornai e ai locali di pietra e specchi di Rue de Pétérinck dove Garcia va a fare innocui danni nei momenti di riposo, all’angolo con Place des Oignons, la piazza delle cipolle che a Lilla tutti evitano perché ogni acquisto è caro come il petrolio in tempi di crisi, c’è la boutique Salvanne. (…)

CON TOTTI – Questo dipende dagli acquisti e dalle cessioni. Consigli per entrambi. Da parte di Marseguerra: «Non capisco perché si voglia vendere un giocatore come De Rossi. Rudi lo adora». Da parte di Olivier e Antoine, giornalisti del giornale regionale La Voix du Nord: «Digne e Cabaye sono uomini perfetti per il gioco di Garcia. Lui comunque fa con quello che ha. E’ molto flessibile. Totti anche se non è velocissimo può giocare tranquillamente da falso centravanti. E poi Rudi cerca sempre un alleato privilegiato nello spogliatoio. Poi sceglie un gruppo ristretto di giocatori più carismatici o di maggiore anzianità nel club e li consulta sulle scelte delicate, tipo se sia il caso di portare la squadra in ritiro».
Un consiglio d’altro genere da parte del Roberto di cui parlavamo più sopra. Un consiglio da palermitano: «Quando vedete Walter Sabatini, ditegli che siamo retrocessi per merito suo». Ma questo è il sorridente rancore del tifoso nei confronti dell’ex. (…)

DOMANI SARA’ A ROMA: PARTE IL SUO LAVORO – Luis Garcia arriverà domani a Roma e si tratterrà per alcuni giorni, forse una settimana, per conoscere il centro d’allenamento di Trigoria, vedere strutture e persone con le quali avrà a che fare per la prossima stagione. Da definire con il tecnico francese di origini andaluse anche tutta una serie di appuntamenti, primo fra i quali il ritiro precampionato fissato a Riscone di Brunico. Previsto inizialmente dal 15 al 30 luglio dovrà essere anticipato o accorciato visto che il 31 luglio la Roma sarà impegnata a Kansas City negli Usa contro la rappresentativa All Stars del calcio statunitense. Si giocherà allo Sporting Park della città americana. Molto probabilmente ci sarà una conferenza stampa di presentazione mercoledì a Trigoria. Nei ritagli di tempo Rudi Garcia cercherà anche una casa.

IL LILLA SCEGLIE GIRARD, EX DEL MONTPELLIER –
 Sarà presentato probabilmente lunedì il successore di Rudi Garcia al Lilla: è Renè Girard, 59 anni, che ha portato al titolo il Montpellier nel 2011-12, succedendo proprio al Lilla guidato dal tecnico della Roma. (…)

IL SUO RISTORANTE PREFERITO HA CREATO UN ANTIPASTO CON IL SUO NOME – Gilberto e la sorella Lorena, provenienti da Giulianova, sono i proprietari della Bottega, pizzeria e ristorante collegato a un negozio di specialità italiane. (…)Alla Bottega hanno creato un antipasto in onore di Rudi Garcia: il nome è appunto Rudi e si compone di affettati, carciofini ripieni di tonno, pomodori secchi, cipolle in agrodolce e julienne di insalata. Costa 16 euro. Garcia però preferisce i calzoncini ripieni.

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