LEGGO Jim, questa si chiama mediocrità

James Pallotta

(F. Maccheroni) –  Non c’era Falcao. Pruzzo nemmeno. Dev’essere stato lontano anche lui. Ma Conti è di Nettuno, che non è più distante da Roma di Allumiere. Eppure Superchi, secondo portiere (emerito) che un quarto d’ora quell’anno giocò, c’era. E comunque quei cinque Campioni, hanno passeggiato sotto la Sud per ricordare che un passato questa Roma l’ha avuto.

Speriamo che l’abbiano ricordato anche a Jim, che dopo la vittoria di Firenze, voleva confermare Andreazzoli sulla panchina. Secondo Jim, evidentemente, questo signore aveva battuto Montella. Ma se questo presidente vuole Andreazzoli, noi vogliamo un altro presidente. Se questo presidente vuole questa Roma che viene umiliata a Firenze e vince senza vergognarsi, noi vogliamo un altro presidente.

Perché tre giorni dopo quella stessa Roma, con quello stesso tecnico, umilia i tifosi che credono a singhiozzo ed escono dall’Olimpico col singhiozzo. Basta. Basta con la mediocrità. Con i progetti, i «meravigliosi errori». Con «i ragazzi hanno dato tutto». Basta con «l’occasione perduta». Perché l’Europa League è una coppa «d’occasione», un trofeo a buon mercato. I suoi tifosi, Roma, no.

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