L’ALLENATORE AVVERSARIO L’aeroplanino di fronte alla prova del cuore

Vincenzo Montella

Quando si sente nominare Vincenzo Montella a Roma non lo si può mai immaginare come un ‘nemico’. Negli occhi di tutti ci sono i goal nei derby, il secondo Scudetto, anni di amore intenso; emozioni uniche vissute sia da Vincenzo che dall’ambiente romanista. Una storia d’amore non solo legata al campo: infatti l’Aereoplanino ha iniziato la sua carriera da Mister proprio nelle giovanili della Roma, per poi esser promosso per sostituire Ranieri.

Nell’estate del 2011 il duo Sabatini-Baldini gli preferì Luis Enrique, così l’ex numero 9 si accasò a Catania, dove è riuscito a metter in mostra tutte le sue qualità di allenatore. Arriva undicesimo in campionato con 48 punti, record dei siciliani in Serie A, e nell’arco della stagione viene anche nominato ‘Miglior allenatore del mese di marzo’. La sua squadra mostra un bel calcio, il suo schema esalta le qualità offensive di Gomez, suo pupillo.

Mentre lui si fa apprezzare in quel di Catania, Luis Enrique fallisce totalmente: così i dirigenti giallorossi tornano a pensare a lui per rilanciare la ‘proposta’. La trattativa si interrompe quando ormai tutto sembra fatto: la Roma vira improvvisamente su Zeman, Montella va alla Fiorentina. Il resto è storia contemporanea: la viola, guidata dal tecnico campano, è in lotta con il Milan per conquistare la qualificazione in Champions League, mentre la società di Trigoria ha dovuto esonerare Zeman, e, grazie al traghettatore Andreazzoli, si trova in quinta posizione.

3-4-3 o 4-3-3 gli schemi che alterna per la sua squadra. Difesa solida, guidata da Gonzalo Rodriguez e Savic, due dei colpi di mercato estivi di Pradè, che ha nell’stremo difensore Viviano il suo punto debole. Il centrocampo è il reparto più forte dei toscani, tra quelli con il più alto tasso tecnico dell’intero campionato: Pizarro, Aquilani e Borja Valero sono i protagonisti di uno spettacolare sistema di gioco. In attacco manca un punta pesante alla rosa, è mancato spesso Jovetic per via dei vari infortuni occorsigli, ma stanno stupendo Ljajic e Cuadrado, esterni offensivi attorno ai quali qualsiasi squadra potrebbe costruire il proprio futuro.

A cura di Luca Fatiga

Twitter: @LucaFatiga9

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