IL TEMPO Mazzarri si nasconde ancora

Walter Mazzarri

(Il Tempo) Se non ci fosse Mazzarri, resterebbe poco da dire visto che il campionato del Napoli è finito. Dopo aver festeggiato la Champions diretta con due turni d’anticipo, i tifosi identificano questo Napoli con Mazzarri come negli anni ‘80 fecero con Maradona.

Riportata la piazza in pianta stabile tra le grandi, il toscano si può permettere di evitare la domanda-tormentone sul futuro: resta, va via, anno sabbatico. Il silenzio pre-Bologna e di nuovo ieri prima del Siena (al posto suo in conferenza stampa Hamsik e Cannavaro) è carico di mezze conferme. Mazzarri vuole capire stimoli e motivazioni: a Roma ne avrebbe. I tormenti dei giallorossi e quel groviglio di situazioni mai risolte sono pane per i suoi denti. Troverebbe il bandolo della matassa, ne è certo. E la sfida di riuscire dove gli altri hanno fallito lo intriga. Ma la sicurezza del mister nei propri mezzi è identikit buono anche per l’Inter. Perché lui è il «risolutore».

Possibilissimo pure che si fermi. Non un anno, qualche giorno o addirittura mesi, in attesa di sviluppi. Ieri, si sussurra, c’è stato un incontro tra Bozzo, il suo legale, e un dirigente. Nella Capitale o a Milano? Intanto il tecnico prende tempo. Perché potrebbe arrivare pure la Vecchia Signora. Quella Juventus che lo aspettò a lungo prima di virare su Conte (che ora ha il mal di pancia). Due anni fa De Laurentiis riuscì a tenersi stretta la sua gallina dalle uova d’oro, oggi è difficilissimo.

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