IL ROMANISTA Nel weekend vado al “Maximo”

Baldini

(V. Meta) – Tempo di costruzione e di ricostruzione. Franco Baldini è tornato da Londra a Roma dopo aver parlato con James Pallotta, Walter Sabatini è volato già l’altroieri a Milano dove tutti – non solo la Roma – aspettano segnali definitivi sulla questione Massimiliano Allegri.

VENGO DOPO IL DIGGÌ Franco Baldini a Londra ha parlato approfondidamente con Pallotta. Fra i due c’è feeling. «I like Franco», ha detto il numero uno dell’Associazione Sportiva Roma pochi giorni fa prima del derby finale. È così. È vero. La cosa è reciproca, ma dire oggi che Franco Baldini sarà ancora il direttore generale dell’As Roma è presto e forse – forse – addirittura azzardato. È vero che Baldini è andato a chiedere a Pallotta più poteri, mettendo sempre sul piatto le dimissioni, ma bisogna vedere se Pallotta gliele accorderà. Non è in discussione la stima reciproca, ma il fatto che la coferma di un Baldini “potenziato” quasi fisiologicamente porterebbe ad altri disequilibri, a una ridefinizione societaria già avviata dagli e negli States. Insomma, c’è da fare chiarezza soprattutto su questo punto. Un’altra stagione con un Baldini a metà è difficilmente ipotizzabile.

VADO DA MAX Intanto a Milano è andata in scena un’altra giornata interlocutoria sul fronte Allegri. Saltata la cena con Berlusconi (e per la Roma non poteva che essere un buon segno), il tecnico era atteso a via Turati per un incontro con Adriano Galliani, nell’ultimo giorno utile per l’amministratore delegato, che oggi vola in Georgia per assistere alla partita dell’addio al calcio di Kaladze. Solo che nella sede rossonera si è presentato solo Galliani, mentre Allegri, rientrato da Livorno nel pomeriggio, non si è visto. Ad aspettarlo (letteralmente, visto che a Milano in questi giorni c’è Walter Sabatini) c’è sempre la Roma, che conta di ottenere il sì di Max entro la fine della settimana per poter cominciare a programmare la nuova stagione, a cominciare dalla definizione dello staff (l’allenatore avrebbe carta bianca in questo senso e sarebbe libero di portare con sé Tassotti, se questi se la sentisse di lasciare il Milan) e dalle date del ritiro estivo (di ieri la notizia dell’amichevole con l’Mls All Stars il 31 luglio allo Sporting Park di Kansas City). A Trigoria ha pronto il contratto che il Milan non gli ha offerto, un biennale con opzione per il terzo anno a 3,5 milioni di euro netti a stagione più i bonus. Solo che per poterlo firmare bisogna che prima si arrivi alla risoluzione con il Milan. Berlusconi ha fatto capire piuttosto chiaramente di non avere nulla da obiettare, anzi.

Chi fino all’ultimo ha provato a trattenere Allegri, che dalla sua parte ha spogliatoio e tifosi, è Adriano Galliani: l’amministratore delegato, però, sa che l’unico modo per far rimanere Max era offrirgli il prolungamento di contratto che aspettava da mesi e che negli ultimi tempi lo aveva spinto a pensare che stesse arrivando il momento di cambiare aria. Dovessero proporglielo in extremis, Allegri ci penserebbe, anche se Roma gli piace e l’offerta dei giallorossi farebbe di lui il seocndo allenatore più pagato della Serie A. Galliani è rimasto tutto il giorno in ufficio a via Turati, Allegri non s’è visto, Sabatini era in giro. Il tempo sta per scadere.

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