IL DUELLO Destro contro Cavani: il giallorosso per rilanciarsi, “El Matador” per salutare

Destro -CAvani

Per lo spettacolo e forse neanche per quello. Domenica allo stadio Olimpico andrà in scena l’ultima di campionato fra Roma e Napoli. Le due squadre non hanno più nulla da chiedere al campionato, con il Napoli già da due giornate matematicamente secondo e con la Roma, purtroppo, che massimo può aspirare al sesto posto ma che, complice l’aritmetica, è già fuori dalle coppe europee per il secondo anno consecutivo. Per gli azzurri sarà una partita particolare. La società partenopea si appresta a salutare il suo tecnico, Mazzarri, in odore di Roma, ma soprattutto il suo top player, colui che da solo può spostare gli equilibri di una partita e, perché no, di un campionato: Edinson Cavani. La squadra di Andreazzoli, con la testa e le gambe alla finale di Coppa Italia, potrebbe scendere in campo con molte seconde linee. L’allenatore di Massa concederà spazio a coloro che il campo l’hanno calcato pochissimo, e fra questi c’è Mattia Destro, l’acquisto più oneroso della scorsa campagna acquisti estiva, che fra infortuni e la concorrenza con Osvaldo non ha trovato lo spazio che forse auspicava. Andiamo dunque a studiare nel dettaglio i due che con i loro gol e il loro peso offensivo, proveranno a decidere il match.

MATTIA DESTRO

Nato ad Ascoli Piceno il 20 marzo del 1991, Mattia Destro cresce nelle giovanili prima dell’Ascoli e poi dell’Inter. Con i nerazzurri vince  il Torneo di Viareggio nel 2008 e chiude la stagione Primavera 2009-2010 da capocannoniere con 18 reti. Il 21 luglio 2010 viene ceduto al Genoa, attraverso la formula del prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino in favore del club ligure. Il 12 settembre 2010, a 19 anni, debutta in Serie A nella gara Genoa-Chievo (1-3) dove dopo 6 minuti realizza il suo primo gol tra i professionisti. Il 24 novembre realizza il suo primo gol in Coppa Italia, segnando il definitivo 3 a 1 contro il Vicenza nella gara del quarto turno. Nel mercato di gennaio, all’interno dell’ “affare” Ranocchia, il Genoa acquisisce il giocatore dall’Inter a titolo di prestito con diritto di riscatto dell’intero cartellino. A fine stagione viene riscattato dai rossoblu. Dopo un anno a Genova, nel mercato estivo del 2011 passa al Siena con la formula del prestito con diritto di riscatto obbligatorio della metà del cartellino. La stagione lo vede protagonista soprattutto nella seconda metà dove, complici i cinque gol in sei partite contro Chievo, Udinese, Atalanta, Genoa e Bologna e il gol nell’ultima giornata contro il Napoli, chiude la stagione con 12 gol all’attivo. A fine anno il Siena esercita il riscatto sulla metà del suo cartellino e diventa il pezzo pregiato del mercato. Dopo una lunga telenovela, passa alla Roma per 11,5 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 4,5 e l’accordo comprende le comproprietà di Giammario Piscitella e Valerio Verre al Genoa, con quest’ultimo girato in prestito al Siena, per un valore di 1,5 milioni ciascuno e per un totale di 3. Segna il suo primo gol con i giallorossi il 4 novembre 2012 nella partita contro il Palermo, terminata 4-1 per la Roma.

EDINSON CAVANI

Edinson Cavani nasce a Salto, in Uruguay, il 14 febbraio 1987. Cresce nelle giovani del Danubio, arrivando velocemente a vestire la maglia della prima squadra. Fra il 2005 e il 2007 conta 25 presenze contornate da 9 gol, ma è grazie al Torneo di Viareggio del 2006 che riesce a mettersi in mostra davanti agli scout italiani. Il 29 gennaio 2007, il presidente del Palermo Maurizio Zamparini annuncia l’ingaggio, su consiglio dell’allora direttore sportivo Rino Foschi, del promettente attaccante uruguaiano; l’affare, concluso a 5 milioni di euro per l’acquisizione del cartellino, è stato poi ufficializzato due giorni dopo. In tre anni e mezzo in Sicilia riesce a farsi notare ad alti livelli mettendo a segno 34 gol in 109 presenze e, nel mercato del 2010, passa al Napoli per la cifra di 17 milioni di euro. Nella città campana esplode definitivamente grazie anche al tecnico Mazzarri che ne esalta le caratteristiche di grande corsa e fiuto del gol. In tre anni mette a segno la bellezza di 77 reti in 103 presenze. Il suo futuro è sicuramente lontano da Napoli, ma “El Matador” rimarrà per sempre nella storia del club campano e nel cuore dei tifosi azzurri.

Giovanni Parisi

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