REPUBBLICA.IT Il futuro di Andreazzoli non dipende dal derby

Aurelio Andreazzoli

(M. Pinci) – Un Destro a critiche e paure. Un brutto infortunio, il lungo stop, il timore del rientro, cancellati in una notte: così Mattia Destro si è ripreso la Roma che la sorte gli aveva tolto proprio nel momento migliore della sua stagione. Aveva chiuso con un gol pesantissimo contro l’Inter in coppa Italia. Ha ricominciato da lì, raddoppiando, 84 giorni dopo. Una doppietta che vale il derby e può regalargli, chissà, la maglia da titolare che sin qui ha inseguito inutilmente dopo essere stato strappato in estate a colpi di milioni dal ds Sabatini alla concorrenza della Juventus e della stessa Inter. Ma la vittoria di Milano pesa eccome anche su quello che può essere il futuro del tecnico. Il club continua a flirtare – e i contatti sono avanzatissimi – con Allegri. Mentre anche De Rossi, come aveva già fatto Totti (“Spero venga riconfermato”), spinge per la permanenza di Aurelio Andreazzoli: “Se fossi un dirigente lo confermerei a prescindere dall’esito della finale”. Baldini e Sabatini sono avvisati. La decisione comunque non dipenderà dall’esito del derby, visto che proprio Sabatini ha dichiarato che il nome del tecnico per la prossima stagione si conoscerà prima della già attesissima sfida con la Lazio.

DESTRO SI PRENDE LA ROMA –Gli sono bastati 70 minuti per fare meglio di quanto non avesse fatto Osvaldo negli ultimi 80 giorni: due gol contro l’unico realizzato dal compagno in giallorosso e in nazionale. Due gol che fanno sorridere Andreazzoli, che su di lui punta moltissimo considerandolo l’attaccante ideale per interpretare i movimenti in profondità e i rientri in difesa che lui chiede a tutti e tre gli uomini del pacchetto avanzato. E se in campionato Mattia non segna addirittura dal 2 dicembre, la doppietta al Siena, con i due gol all’Inter nella semifinale di mercoledì notte ha già raggiunto quota 9 gol in giallorosso. Sarebbero dieci stagionali con quello realizzato contro Malta con la Nazionale, ma da qui alla fine della stagione avrà a disposizione sei gare di campionato per arrivare a quota dieci in giallorosso già al primo anno da romanista. Più, ovviamente, la finale di coppa Italia, la gara che vale tutta una stagione, e contro quella Lazio a cui ha già segnato tre volte (seconda squadra a cui ha segnato di più dopo il Chievo e insieme all’Inter), ma sempre con la maglia del Siena. E con un Osvaldo che anche a Torino, nonostante il gol, è apparso poco concentrato, se non addirittura svogliato, il talento del centravanti di Ascoli resta una carta cui difficilmente l’allenatore rinuncerà con frequenza. Non servono interpretazioni alle parole di De Rossi: “È il futuro, deve maturare molto ma ha qualità mostruose”.

PROGETTO STADIO: ROMA AL LAVORO CON PARNASI – Ma la Roma corre anche su altri fronti: quello dello stadio di proprietà ad esempio, vero baluardo della politica commerciale a tinte giallorosse della proprietà statunitense. Da alcuni giorni è a Roma l’architetto Dan Meis, scelto dai manager del gruppo Raptor del presidente Pallotta per realizzare il progetto dell’impianto che dovrà diventare la casa del club. Alcune riunioni ieri, altre oggi con il costruttore Parnasi e i suoi uomini per per importanti aspetti tecnici interfacciando il progetto con il territorio dell’area di Tor di Valle scelta per ospitarlo. Un passo avanti sostanziale rispetto ai primi disegni mostrati a dicembre nella due giorni in Umbria con presidente e costruttore (in quel caso alcuni dirigenti fecero anche visita al finto sceicco Adnan Qaddumi). Si discute dunque di cavilli tecnici che riguardano l’area e le sue peculiarità (il terreno argilloso, la vicina ansa del Tevere). Proprio mentre a Barcellona il direttore marketing della Roma Chris Winterling è ospite al Camp Nou dell’European Club Association. Una giornata che si inserisce nel quadro di un itinerario commerciale legato alle attività per il nuovo stadio della Roma e in cui Winterling è già stato ospite ad un convegno a Monaco di Baviera e al Madison Square Garden di New York. Con l’Eca si è parlato del Modello Barcellona, e di attività sul museo e sullo sfruttamento commerciale di uno stadio di proprietà di notevole interesse per il futuro della Roma, ma anche della novità introdotta dal club giallorosso del settore famiglia (esaurito per domenica) all’Olimpico e del fan village: iniziative dedicate ai bambini e di particolare interesse anche a livello europeo.

Top