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REPUBBLICA.IT Andreazzoli: “Borussia modello da seguire, ma qui ci vuole pazienza”

Andreazzoli

(L. Serafini)-ROMA – Non è ancora tempo per la scaramucce pre-derby tra le panchine della Capitale: “Dobbiamo essere capaci di sostenere una giornata memorabile”. Andreazzoli si allinea alla richiesta di Petkovic e chiede chiarezza su date e orari per la finale di Coppa Italia. Domani però c’è il Siena (mancherà Stekelenburg), per dimenticare “il passo indietro con il Pescara” e continuare un percorso che ha da tempo individuato il suo modello: il Borussia Dortmund.

MODELLO BORUSSIA – Andreazzoli spera che l’imminente terza rivoluzione sul mercato, accompagnata dall’arrivo del quarto allenatore dell’era americana, rappresenti solo un’altra sofferta tappa di un percorso che abbia l’Europa dei grandi club come traguardo finale. Proprio come accaduto al Borussia Dortmund, passata dall’orlo del fallimento economico nel 2006 ai confini del paradiso calcistico. “Ne abbiamo parlato tante volte  –  spiega Andreazzoli in conferenza -, l’indirizzo della società è questo. Costruire nel tempo un modello di quel tipo, prendendo giocatori interessanti e puntando sul settore giovanile. Il nemico è sempre il tempo, che non ci dà la possibilità di farlo, anche se molto è già stato fatto”. Modello Borussia quindi, con una media di 80478 spettatori a gara e un fatturato cresciuto nell’ultimo anno del 40%, arrivato a toccare quota 199 milioni di euro. La Roma, uscita domenica tra i fischi dell’Olimpico, sembra però molto lontana da quei traguardi, sportivi ed economici. “E’ chiaro – continua il tecnico giallorosso – che tutto è migliorabile, anche la rosa: deve tendere ad avere una completezza per reparti e caratteristiche agonistiche, fisiche e tecniche. Rispetto a due anni fa sono arrivati calciatori interessanti, ne arriveranno altri, quindi la situazione non può che migliorare. Se ora non siamo soddisfatti, lo saremo a breve termine”.

Una promessa per i tifosi, ma anche una speranza per il futuro: “E’ un bel modello, auguro alla Roma di riuscire a ottenere gli stessi risultati. Sul calcio da poter giocare si fa con i protagonisti e devono avere determinate caratteristiche, ma credo che l’idea è di andare in quella direzione. Speriamo di arrivarci il più in fretta possibile, anche chi assiste ha bisogno di soddisfazioni”. A partire da domani, quando in un Olimpico che ospiterà 40 mila spettatori, arriverà il Siena di Iachini.

SENZA STEK – Una parata in tuffo e poi la mano sulla coscia sinistra dolorante: troppo, tanto da costringere Stekelenburg ad abbandonare la rifinitura. “Un risentimento muscolare alla coscia destra” spiega lo staff medico. Quanto basta per metterne in serio dubbio la presenza contro il Siena. Spazio quindi a uno tra Lobont e Goicoechea, con il romeno in vantaggio perché stimato dal preparatore Nanni e soprattutto non a rischio fischi come il portiere arrivato da Montevideo su forte pressione di Zeman. Lobont è inoltre un leader dello spogliatoio, e ad Andreazzoli non dispiace avere in campo un giocatore rispettato dai compagni, che possa contribuire a mantenere alta la concentrazione durante la gara. Quella di domani, contro un Siena in cerca di punti salvezza, è partita delicata: “Ma anche loro dovranno tener conto di aver di fronte una squadra attrezzata che ha grosse motivazioni” rassicura Andreazzoli. Il pareggio con il Pescara brucia ancora, tanto da costringere il tecnico a rivedere alcune certezze: “Credevo di aver raggiunto uno dei miei obiettivi, la continuità. Ma ci voleva tempo per dimostrarlo, e su questo faccio un passo indietro”. Domani, dal punto di vista tattico, la Roma farà un tuffo nel passato: 4-2-3-1 spallettiano, con Pjanic e De Rossi davanti alla difesa priva dell’infortunato Marquinhos. Totti, Florenzi e Lamela saranno i tre trequartisti alle spalle di Osvaldo non al meglio della condizione atletica, pronto a fare i conti con un pubblico probabilmente ostile. “Invito a sostenerlo in qualsiasi maniera: il calore e la passione  –  afferma Andreazzoli  –  non possono che far bene. Lui deve fare in maniera di avere questo riscontro dal pubblico. Ma lo farà, sono convinto”.

IL DERBY – Su date e orari della finale di Coppa Italia, al momento, l’unica certezza è la poca chiarezza. L’ultima parola spetta al prefetto Giuseppe Pecoraro e dovrebbe arrivare la prossima settimana. Intanto però, da Formello è arrivato l’invito di Petkovic a trovare una soluzione in tempi immediati. Una richiesta che ha trovato un accorato sostenitore in Andreazzoli: “Sono d’accordo con Petkovic, perché non è una novità che questo poteva succedere. Se non siamo capaci di sostenere un giorno memorabile per tutta la città, come può essere il giorno della finale, perdiamo una grande occasione. Credo che sarà un’occasione irripetibile, di interesse planetario”. D’altronde, è convinto il tecnico giallorosso, “non puoi fare nulla contro chi sta affilando le lame… anche giocando alle 7 di mattina non cambierebbe nulla”.

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