L’ALLENATORE AVVERSARIO La grinta di Iachini per raggiungere la salvezza

Giuseppe Iachini

Prendere una squadra ferma all’ultimo posto, con 6 punti di penalizzazione, è impresa difficile, ma non impossibile per Beppe Iachini. Il 17 dicembre 2012 si è insediato sulla panchina toscana al posto di Serse Cosmi, allenatore che aveva iniziato la stagione nel migliore dei modi, annullando da subito la suddetta penalizzazione, per poi naufragare nelle difficoltà.

Ha dovuto attendere la giornata 21 per conquistare i primi punti, ha lavorato silenziosamente per riprendere un campionato praticamente compromesso. La squadra ha dimostrato di aver capito le sue direttive nel mese di febbraio, quando riuscì prima ad imporsi sull’Inter – con il risultato di 3-1 -poi sulla Lazio per 3-0: risultati conquistati in casa, intervallati dal prezioso pareggio di Bologna, che gli hanno permesso di dar la giusta sterzata alla stagione.

Oggi si gioca la salvezza contro Palermo e Genoa: un posto in A per tre club. La squadra di Iachini sembra la meno adatta alla massima serie, almeno sulla carta, ma sul campo sta guadagnandosi in ogni modo la permanenza in A: ad oggi è forte di un punto di vantaggio sulle dirette avversarie. La sfida con la Roma avrà importanza vitale, e sarà solo la prima di un difficile finale di stagione.

I toscani, infatti, si trovano ad affrontare il cammino più difficile, dovendosi ancora confrontare con le prime della classe; dopo la trasferta nella Capitale ci saranno Catania e Napoli in trasferta, Fiorentina e Milan in casa. Avversarie impegnate in altre battaglie, che creeranno numerose difficoltà.

Iachini schiera la sua squadra secondo un 3-5-2, schema simile a quello che già attuava il suo predecessore. Punto fermo è sicuramente Pegolo, ormai la certezza tra i pali dalla scorsa stagione; la difesa è costruita attorno a Paci, solido difensore ex Parma, che rappresenta un pericolo anche dai calci piazzati, grazie alla sue doti aeree. Accanto a sè potrà contare su Felipe, tornato finalmente a giocare sui livelli di Udine; Vergassola è il calciatore più rappresentativo del Siena, capitano e leader, oltre ad essere il fulcro del gioco. Angelo e Rubin sono i punti fermi del tecnico sugli esterni: il primo forte nella fase offensiva, il secondo più bravo in quella difensiva, sanno regalare alla squadra i giusti equilibri.

Infine l’allenatore di Ascoli Piceno potrà contare sul grande talento di questo girone di ritorno: Emeghara. Il bomber svizzero sta trascinando i suoi compagni verso la conquista di un’impresa disperata, grazie alla sua velocità ed al suo senso del goal: doti che potrebbero mettere in difficoltà la fragile difesa giallorossa.

A cura di Luca Fatiga

Twitter: @LucaFatiga9

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