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IL ROMANISTA Romagnoli: “Sogno di vincere qui”

Romagnoli

(P.A. Coletti) – È un Romagnoli visibilmente emozionato quello che ieri si è presentato negli studi di SkySport per parlare insieme a Frederic Massara e Bruno Conti, del settore giovanile giallorosso. Vivaio incarnato dal difensore che a soli 17 anni ha esordito in Serie A, il 22 dicembre scorso contro il Milan, e alla prima partita da titolare, il 3 marzo, a diciott’anni compiuti da poco ha segnato il suo primo gol tra i professionisti. Due date ben scolpite nella memoria di Romagnoli. «È bellissimo rivedere le immagini di quel gol. È stato un momento stupendo. Lo preferisco perfino al gol storico che ho segnato nel derby quando giocavo con gli Allievi». Mentre Massara e Conti tessono le sue lodi, «Alessio è il futuro», lui arrossisce e cerca di spiegare il momento d’oro che sta vivendo: «Sono abituato a giocare con i grandi, è dai tempi degli Allievi Nazionali che gioco sempre sotto età. È tanto che si parla di me ma questo io non lo vivo come un peso. Per fortuna l’ambiente qui a Roma è tranquillo con me, tutti mi lasciano crescere tranquillamente».

Una tranquillità sorprendente in campo che è lo specchio di una vita semplice come quella di un ragazzo di 18 anni. «Sono un ragazzo normale. A me piace giocare alla playstation e poi seguo molto altri sport come il basket e il tennis, sono un grande tifoso di Federer». E come tutti i ragazzi ha un sogno nel cassetto: «Voglio arrivare il più in alto possibile. Magari vincere qualcosa di importante, con la Roma e con la Nazionale». Da buon calciatore ha i suoi modelli di riferimento: «Da piccolo giocavo da centrocampista e il mio idolo era Zidane. Da quando faccio il difensore, però, mi ispiro a Maldini». In questa stagione avrebbe dovuto far parte del gruppo della Primavera di Alberto De Rossi. Zeman invece lo ha scelto fin da subito come quarto centrale della prima squadra e lo ha fatto esordire in coppa Italia contro l’Atalanta e poi 10 minuti all’Olimpico contro il Milan. Ora c’è Andreazzoli che gli ha regalato la gioia della prima da titolare in Serie A condita dal primo gol. Il passato di Romagnoli, però, si chiama Vincenzo Montella: «Lui è sempre stato come lo vedete adesso, deciso, sicuro. Sinceramente non mi aspettavo che arrivasse subito in alto, ma come allenatore è fortissimo. È giusto che guidi una grande squadra come la Fiorentina».

L’allenatore al quale è più legato resta De Rossi: «Per me è come un papà, adora lavorare con i giovani e non penso allenerà mai una prima squadra. Ama stare nel settore giovanile e penso che ci rimarrà».Parlando dell’attuale vivaio giallorosso Romagnoli indica due nomi che potrebbero seguire le sue orme: «Calabresi, che è del ’ 96, è molto forte, già gioca sotto età con la Primavera. Anche Capradossi. Sono giovanissimi, più piccoli di me. Hanno un futuro». Tornando a parlare di sè, Romagnoli fa capire di avere le idee molto chiare sul futuro: «Mi aspetto di crescere ancora tanto, giocare un po’ di più. Magari essere titolare con la Roma».

 

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