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IL ROMANISTA Ha vinto anche la libertà

Tifosi Roma

(D. Galli) – Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. È tornato l’amore, sono tornati i tifosi della Roma, sono tornati tutti. Settecento, ottocento, cento in più o cento in meno stavolta non fa la differenza, non conta nulla quando il principio è tutto. Erano tutti lì, tutti belli, erano uno spicchio di vita, un amore solo. Erano tesserati e non tesserati. Erano. Sono. Sono romanisti, senza distinzioni di tessera, conta solo la Roma. Nel settore ospiti hanno appeso uno striscione lungo un’autostrada: «Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano». Amici mai, cantava Venditti. Amici mai, innamorati sempre.

È stata la prima trasferta libera, è stato l’esordio della As Roma Club Away, la card che nemmeno in ipotesi è una carta di credito e che ha il pregio, appunto, di poter permettere a chi la acquista di poter seguire la Roma lontano dall’Olimpico. È successo ieri a Torino, dove non è accaduto nulla. O meglio, nulla che riguardasse i tifosi della Roma, bensì quelli del Toro. Affari interni, regolamenti di conti interni alla Maratona. Verso l’ora di pranzo, due gruppi di ultras granata si sono visti di fronte allo storico bar ritrovo dei tifosi del Toro, a via Filadelfia.

Hanno voltato l’angolo e si sono affrontati. Qualcuno ha tirato fuori un coltello, ci sono stati un paio di feriti. «Lievi, da arma da taglio», precisano alla Questura di Torino. Un tifoso della Roma si è invece fratturato l’avambraccio all’Olimpico granata, spiegano sempre dagli uffici della Questura, per essere inciampato. La tesi dello scontro interno alla Maratona è confermata, oltre che dalle fonti dirette (tra queste, quelle interne all’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive), dai fatti stessi: la curva, testimonia chi ieri stava nel settore ospiti, presentava inizialmente degli insoliti spazi vuoti. È stata una faccenda interna, una questione tra gruppi, un affare che non riguardava i tifosi della Roma. Però c’è un’imprecisione. In effetti non è vero che non è accaduto nulla. È accaduta una cosa grande. È accaduto che a un certo punto si sentivano solo i romanisti, è accaduto che s’è cantata la Roma e s’è cantato per la Roma, è accaduto che gli unici cori contro che si sono sentiti sono stati quelli contro Osvaldo.

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano.C’era scritto così, ieri, nel settore ospiti. C’era scritto così perché erano trascorsi tre anni da Chievo-Roma, dall’ultimo canto libero, dall’ultima volta che innalzavamo i nostri color senza bisogno di tessere, senza divieti, anime pure dal cuore grande. Non è vero che non è accaduto nulla. Davvero. È accaduto che la Roma ha vinto coi suoi tifosi, ha vinto con loro e per loro, ha vinto grazie a loro. È accaduto che la Roma ha vinto 2-1 dopo aver vinto una partita ancora più preziosa. Quella per la loro libertà.

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