IL ROMANISTA Francesco cuore da derby

F. Totti

(L. Pelosi) – Raccontare il pre-derby di Totti è molto facile. Si può partire dai numeri, che vanno migliorati per quanto riguarda il suo bilancio complessivo: 12 vittorie, 9 pareggi e 14 sconfitte. I laziali amano ricordare che è il giocatore che nella storia dei derby ne ha persi di più. Se è per questo, però, è anche quello che ne ha giocati di più, con 35 presenze complessive. I numeri dicono che, essendo a quota 8 gol, in questa sfida può agganciare o superare il record di Da Costa e Delvecchio, che a quota 9 sono i primatisti in fatto di reti segnate in campionato.

Qui ci si potrebbe fermare anche un attimo a riflettere sul fatto che naturalmente la partita della città di Roma è solo una cosa della Roma, dato che sia i giocatori che hanno più gol sia quello che ha più presenze fanno parte della squadra che porta il nome della città, nome che la tifoseria biancoceleste regolarmente insulta ad ogni coro. Ma andiamo oltre. Il derby di Totti ovviamente non è solo un fatto di numeri, tra i quali peraltro andrebbe ricordato anche che ogni volta che ha segnato la Roma non ha mai perso. Per tre volte ha pareggiato (1998- 99, suo il gol del 3-3, 2005-2006 e 2003- 2004), per altre 4 ha vinto (1998-99, 2001-2002 in entrambe le occasioni, 2010-2011 con la doppietta).

E’ anche una storia di emozioni forti, a partire dall’esordio, quando a 18 anni si procurò il rigore che poi purtroppo Giannini sbagliò, fino alle feste nel giorno delle undici vittorie consecutive in Serie A con il Capitano a bordo campo in stampelle e i laziali che rosicarono al punto da inventare la regola non scritta secondo la quale chi disputa il derby in trasferta non può festeggiare. Dai tanti sfottò che fanno arrabbiare quei permalosi dei laziali (ora non si può neanche dire «sportivamente mi stanno antipatici») a ciò che fece Totti per la famiglia Sandri e che non va mai dimenticato. Francesco Totti, invece, ha scelto un modo diverso per raccontare il suo prederby. Intanto non parlandone, rispettando quindi il silenzio stampa deciso dalla società dopo la sconfitta con il Palermo. Ma soprattutto rendendosi protagonista di un gesto dei suoi. Con la semplicità con cui in campo rende facile il difficile. L’ha fatto insieme alla moglie Ilary Blasi (che col derby c’entra non poco, visto che con il “6 unica” Totti festeggiò il cucchiaio nel 2002 e con il “6 sempre unica” celebrò la doppietta nel 2011), con cui s’è recato al Policlinico Gemelli per inaugurare il nuovo reparto di neuropsichiatria infantile. Mille e cinquecento metri quadrati, 10 stanze singole a misura di bambino e dotate delle più moderne tecnologie.

Con un arcobaleno di colori per rendere la degenza più “dolce” ai piccoli pazienti. Sono circa 600 quelli che vengono seguiti in quel reparto ogni anno, provenienti non solo da Roma, ma da tutto il centro-sud. Alle 14.30 Francesco Totti ha tagliato il nastro inaugurale e poi ha visitato i bambini, emozionandosi come gli capita sempre di fronte ai più piccoli. E come non può non capitare a chiunque abbia il cuore che batte dalla parte giusta. Totti l’ha dimostrato per l’ennesima volta nella sua vita,. «E’ stata una giornata bellissima, positiva – ha detto – Che esprime tante cose. Venire qua e portare un sorriso ai bambini che soffrono, fa veramente piacere. Abbiamo passato una bellissima giornata insieme a loro. Basta poco per far sorridere questi bambini e questo è straordinario. Spero che di iniziative come queste ce ne possano essere molte di più. Ce ne sono ancora troppo poche. E noi siamo sempre a disposizione. E’ doveroso essere sempre presenti di fronte a un richiamo del genere». Così prepara il derby Francesco Totti.

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