IL MESSAGGERO Gli slavi puntavano all’Europa

Scena del crimine

(C. Guasco) – Il piano era ambizioso. Manipolare i risultati delle partite delle coppe europee alle quali la Lazio avrebbe partecipato. Un progetto articolato che gli zingari intendevano mettere in atto grazie alla presunta complicità del capitano biancoceleste Stefano Mauri.

IL CONFRONTO – La nuova bomba del calcioscomesse emerge dall’ordinanza con la quale il gip di Cremona Guido Salvini ha concesso gli arresti domiciliari ad Almir Gegic, l’ex calciatore divenuto uno dei principali intermediari tra gli scommettitori e i giocatori. E in particolare dal confronto all’americana del 18 marzo con il pentito Carlo Gervasoni, il quale «ha confermato e spesso sviluppato con ulteriori dettagli gli episodi che hanno visto coinvolto Gegic, in particolare quelli di maggior rilievo per le indagini quali i contatti con Mauri, Milanetto e Zamperini in relazione alla manipolazione delle partite di serie A e i contatti con il gruppo di Singapore». Il giudice sottolinea «il dettagliato ricordo di Gervasoni in merito alla manipolazione della partita Lazio-Genoa, grazie all’aiuto del computer, sistemato nella stanza d’albergo del portiere Cassano e che ha trovato riscontro nella telefonata notturna intercorsa alle 2,26 del 14 maggio 2011 tra Zamperini e l’utenza della moglie di Gegic, pur avendo Gegic cercato di sostenere di non conoscere Zamperini. Si pensi ancora al progetto da Gegic esposto in un incontro con Gervasoni e Ilievsky avvenuto a Legnano, dopo la riuscita della manipolazione di Lecce-Lazio, di potere intervenire anche sulle partite delle coppe europee cui la Lazio avrebbe partecipato».

Insomma, su Gegic, Gervasoni non si è risparmiato. «Egli – scrive Salvini – ha parlato fra l’altro in modo dettagliato: (1) dei contatti precedenti a Lazio-Genoa attivati via skype da Gegic e Ilievsky, utilizzando uno specifico computer, con Zamperini al fine di raggiungere poi Mauri, degli incontri successivi con Gegic a Cernobbio e della somma di 20.000 euro ricevuta dallo stesso Gervasoni, e anche da Zamperini, per la loro intermediazione; (2) delle telefonate avvenute in sua presenza tra Gegic e Ilievsky con il “Boss” di Singapore riguardanti specificamente la manipolazione di partite; (3) della somma di 400.000 euro investita da Gegic per Lecce-Lazio e della somma di circa 17.000 euro ricevuta dallo stesso Gervasoni in un bar di Legnano in relazione a tale partita; (4) dei contatti tra Gegic e Iacovelli in relazione alla partita Palermo-Bari».

 

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