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GAZZETTA DELLO SPORT Dieci anni di supersfide. Che bella Inter-Roma

Esultanza dopo il gol

(A. Catapano) – Se 34 partite, 12 finali, 113 reti e 52 marcatori vi sembran pochi… Decisamente, non è una partita come le altre. Non lo è mai stata. Non quando l’Inter era la grande Inter di Herrera e la Roma una Rometta che nemmeno il Mago, qualche anno dopo, riuscì a fare grande. Non nel 1991, quando Matthaus alzò al cielo la Coppa Uefa in un Olimpico pieno di passione e dolore. Difficilmente le sfide tra Inter e Roma sono state noiose o banali o, peggio, prive di significato. Difficilmente ci hanno annoiato. Ma quelle dell’ultimo decennio sono andate oltre, fanno parte di un romanzo popolare che ha fatto la storia recente del calcio italiano.

Che tristezza Sfide, reti, giocate, campioni, trofei che rivisti con gli occhi di oggi fanno venire il magone, anzi el magun! Lo stesso provato da Alberto Sordi in quel film celebre in cui veste i panni del vigile urbano tanto zelante da essere trasferito da Roma a Milano. Ecco, el magun viene a vedere come sono ridotte oggi le due squadre che in cinque anni, dal 2005 al 2010, si sono giocate due scudetti, cinque Coppe Italia e quattro Supercoppe. Totti, Crespo, De Rossi, Ibrahimovic, Montella, Eto’o, Vucinic, Adriano, Figo, Balotelli sono solo alcuni dei fuoriclasse che hanno lasciato il segno. La Roma continua ad aggrapparsi ai suoi profeti (più a Totti, a dir la verità), ma l’Inter è irriconoscibile, deturpata dalle cessioni e dagli infortuni. Entrambe hanno subìto un ridimensionamento: i giallorossi più nei risultati che nel tasso tecnico, i nerazzurri su tutti i fronti. Gli scudetti e le coppe sono ricordi ormai sbiaditi, la partita di stasera, «solo» una semifinale, è diventata per entrambe la più importante della stagione.

Che duelli Se sarà all’altezza delle sfide precedenti lo scopriremo tra poche ore. E sì che in questi anni ne abbiamo viste di tutti i colori e per tutti i gusti: belle, polemiche, rocambolesche, spettacolari. Comunque avvincenti. Grandi duelli in panchina: Mancini contro Spalletti, Mourinho contro Spalletti, Mourinho contro Ranieri. Grandi disfide dialettiche, con Mou assoluto protagonista: quando dette del bollito a Ranieri o quando zittì Rosella Sensi facendole notare che aveva sempre vissuto in una culla d’oro. Grandi polemiche, molte concentrate nella stagione 2007-08, quando la Roma quasi soffiò all’Inter uno scudetto quasi già vinto. Un confronto, giocato il 27 febbraio 2008 a San Siro, impreziosito dal vantaggio di Totti e dal pareggio di Zanetti, i due reduci di stasera, ma invelenito dalla decisione di Rosetti di espellere Mexes, facilitando la rimonta nerazzurra, che arrivò al 90’. Era la 25ª giornata, ma gli strascichi si sarebbero prolungati fino al termine del campionato.

Quella volta… Ma anche grande signorilità. Quando i giallorossi vinsero la loro Supercoppa, il 19 agosto 2007, gli altoparlanti di San Siro diffusero le note di «Roma, Roma, Roma». Fece un certo effetto cantare l’inno di Venditti a Milano.Decisamente altri tempi.

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