GAZZETTA DELLO SPORT Allarme ultrà. In duemila a San Siro

Tifosi roma

(A.Catapano) – La ricostruzione degli scontri di Torino conferma l’attitudine, tutta romana, all’uso delle «lame», smaschera gli effetti nefasti dell’introduzione dell’AsRoma Card Away (chiamando in causa le responsabilità del club giallorosso), e getta un’ombra inquietante sui prossimi impegni della squadra di Andreazzoli, a partire dalla semifinale di domani sera con l’Inter.

I fatti – I due ultrà del Torino accoltellati domenica intorno all’ora di pranzo, in una vietta adiacente allo stadio Olimpico, non sono vittime di un regolamento di conti interno alla curva Maratona — come inizialmente fatto filtrare dai dirigenti della Questura di Torino, per evitare immediate ritorsioni granata —, ma gli ultimi «puncicati» (a cosce e glutei) per mano romanista. Gli scontri sono scoppiati perché un paio di minivan con a bordo 10-15 romanisti si sono ritrovati proprio di fronte uno storico ritrovo di ultrà del Toro. Ne è nata, in pochi istanti, una colluttazione che ha lasciato sul campo i due torinisti e un romanista trasportato tumefatto al pronto soccorso. All’interno dello stadio, poi, non si sono verificate altre intemperanze, salvo il lancio di petardi e fumogeni verso steward e fotografi e qualche spiacevole «prepotenza» nel settore Ospiti, con i tifosi dei Romaclub «invitati » a togliere i propri striscioni per fare posto a quelli degli ultrà.

La spiegazione – Il bilancio finale — tre feriti e trenta «daspati» per violazioni di vario genere, compresi i 19 romanisti beccati sul treno senza biglietto — è figlio (anche) dell’esordio della nuova card romanista, sottoscritta da circa 1500 supporter giallorossi. Un’invenzione di Trigoria benedetta dal Viminale. Rispetto alla tessera del tifoso, la card giallorossa non prevede due restrizioni: può essere concessa anche a chi ha appena scontato un Daspo (senza l’intervallo di cinque anni previsto dalla Tessera) e perfino a chi figura nella black list del Ministero come personaggio altamente pericoloso, pur avendo i requisiti del tesseramento. Ecco spiegata l’alta affluenza dei romanisti a Torino, circa un migliaio.Da anni non se ne vedevano tanti.

Prospettive – A Milano, domani sera, saranno almeno il doppio. L’allerta delle forze dell’ordine è massima, e aumenterà in caso di qualificazione in finale della Roma, con la prospettiva di organizzare un altro derby in stato d’assedio, dopo la guerriglia dell’8 aprile. Il presidente Figc Abete, però, non sembra troppo preoccupato: «La Lega di A ha individuato la data del 26 maggio e pur nel massimo rispetto degli organi preposti alla tutela della sicurezza ipotizza di mantenere la data originaria e l’orario prefissato — ha detto —. Del resto mi sembra che gli incidenti nel derby siano avvenuti in piena luce ». Chissà cosa ne pensa il Prefetto Pecoraro.

Top